
“Un’indicazione che è venuta abbastanza omogeneamente dai presenti è l’opportunità di avere un centro di coordinamento delle indagini anche in questa materia, più o meno sulla falsa riga di quello che già esiste per le indagini sulla criminalità organizzata", ha detto Di Lecce. "Questo coordinamento centrale dovrebbe avvenire sempre ad opera della Direzione nazionale Antimafia, quindi senza la creazione di nuove strutture. Ovviamente sul territorio dovrebbero essere sempre i Procuratori distrettuali, che già oggi sono chiamati ad occuparsi dei reati in materia di terrorismo” .
Il capo della Procura di Genova spiega le ragioni di questa scelta, facendo presente i possibili punti di contatto tra criminalità organizzata e gruppi vicini al terrorismo. “Ci sono alcuni aspetti che sono già emersi in una serie di indagini di collegamenti per qualche verso tra la criminalità organizzata con frange di tipo terroristico. C’è poi la necessità di avere un punto di riferimento di coordinamento nazionale anche per rapporti internazionali”, ha concluso Di Lecce.
IL COMMENTO
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