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Stop fino a lunedì delle votazioni del Senato sull'Italicum. L'Aula ha approvato la norma cosiddetta 'anti-flipper' (un meccanismo per l'assegnazione dei seggi eccedentari evitando che essi siano attribuiti in un collegio dove il partito ha meno voti) contenuta in un emendamento della presidente della commissione Affari Costituzionali, Anna Finocchiaro, e ora l'esame è rinviato alla prossima settimana. il voto finale sulla legge elettorale è previsto per martedì 27, prima che inizino le votazioni sulla presidenza della Repubblica. Il percorso per la legge a questo punto dovrebbe essere piuttosto in discesa, anche dopo l'approvazione dell'emendamento cosiddetto 'super-canguro' a firma del 'giovane turco' Stefano Esposito, che contiene l'Italicum 2.0.

Boschi ottimista - Il Ministro Maria Elena Boschi spera in una approvazione definitiva della riforma elettorale da parte della Camera per aprile. Lo ha detto conversando con i giornalisti al Senato, al termine della seduta in cui sono stati votati gli emendamenti all'Italicum. Un cronista le ha chiesto se dopo il sì del Senato, che arriverà martedì prossimo, si puo' pensare ad una approvazione definitiva per marzo: "io sarei più prudente - ha replicato - innanzi tutto aspetto prima il sì del Senato. Comunque penso più ad aprile". Quando il testo arriverà alla Camera, ha osservato "la commissione Affari Costituzionali ha, per regolamento due mesi di tempo. Poi se impiega meno tempo, non pongo limiti alla Provvidenza". In Commissione alla Camera, ha sottolineato un giornalista, la minoranza Pd ha una folta rappresentanza e potrebbe sollevare problemi sull'Italicum: "una cosa per volta - ha replicato Boschi - ogni giorno ha la sua pena".

Il patto del Nazareno stretto tra i frondisti del Pd e di Fi - Il patto del Nazareno sempre più stretto tra le mosse dei frondisti della minoranza Pd e di Forza Italia. Matteo Renzi non molla sulla legge elettorale, che dovrebbe essere votata entro il 27 al Senato, ma deve fare un passo indietro sulla riforma del Senato il cui voto finale slitta a dopo il giuramento del nuovo Capo dello Stato. Sul fronte dell'Italicum non ci sono dunque grossi problemi, anche grazie al "super canguro" del senatore Esposito che ha sfrondato ben 35mila emendamenti delle opposizioni.

Sull'altro versante, la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio, dopo una giornata stop and go, mette la parola fine alla corsa contro il tempo dell'esecutivo rinviando tutto probabilmente ai primi giorni di febbraio. Eppure Renzi ce l'aveva messa tutta per archiviare le due "pratiche" prima di aprire il capitolo Colle.

Ma la carica dei frondisti di Pd (che ha di fatto stoppato oggi le riforme non votando sul nuovo Senato) e degli azzurri anti-Nazareno non dà tregua e continua ad alzare il tiro: anche con la speranza di poter contare di più sulla partita Quirinale. A ciò si aggiunge l'ostruzionismo di Lega, Sel e M5S a Montecitorio. Nel fine settimana non ci sarebbero state comunque votazioni per via dell'evento organizzato da Sinistra Ecologia e Libertà a Milano "Human Factor" (per prassi se un partito ha un appuntamento politico quel giorno non si fissano lavori parlamentari).

E in attesa che si concluda l'esame dell'Italicum 2.0 e che si arrivi a buon punto con l'esame degli emendamenti alle riforme, il clima, soprattutto tra i Dem, si arroventa sempre di più. E la denuncia di Stefano Fassina sul fatto che Renzi sia stato all'epoca il capo dei 101 che impallinarono Prodi appesantisce il clima.