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Variazioni ai collegamenti ferroviari, tagliati 23 treni
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Allerta 1 fino alle 13 di venerdì 6 febbraio sui bacini B, C, D ed E, ossia nei bacini marittimi di Centro e Levante e nei bacini padani di Ponente e di Levante. Fino alle 23.59 resta lo stato di allerta precedente. A causa dei forti venti, la circolazione sulla sopraelevata di Genova è stata vietata ai motocicli fino alle 24 di questa sera, venerdì 6 febbraio. Per lo stesso motivo sono stati chiusi cimiteri, parchi e giardini pubblici.

Lo spessore della neve ha raggiunto i 60 centimetri al passo del Tomarlo e sulla provinciale della Val di Nure. Il manto nevoso ha raggiunto poi 40 cm a S.Stefano d'Aveto, i 30 a Rezzoaglio, nelle Valli Stura e orba, 20 cm in Val Polcevera e 15 cm in Val Graveglia e Sturla. Spazzaneve e spargisale hanno reso percorribili le provinciali escluso il Faiallo. Tratti a monte delle provinciali di Alpepiana e del Penna, liberi da abitazioni, sono ancora coperti di neve. Tutte percorribili le strade della Val Fontanabuona, del Golfo Paradiso, del Tigullio, della Val Petronio e della Val Bisagno.

Ha smesso di nevicare nell’entroterra, dove però le forti raffiche di vento alzano cumuli di neve sulle strade delle valli Scrivia, Trebbia, Graveglia e Sturla. Per liberare le carreggiate sono tornati in azione gli spazzaneve della Città metropolitana di Genova. In Val d’Aveto una turbina sta sgomberando la provinciale della Val di Nure che sale al passo del Tomarlo dove sono caduti oltre 60 centimetri di neve. Le squadre della viabilità hanno rimosso dalla carreggiata un albero caduto sulla provinciale dell’Aveto alla Squazza.

STRADE PROVINCIALI - 
Rete tutta transitabile, tranne le chiusure sui tratti più a monte delle provinciali di Alpepiana e del Penna, dove però non ci sono abitazioni, per le caratteristiche strutturali delle due strade che rendono particolarmente difficoltosi gli interventi di sgombero della neve e degli spargisale. Nelle valli Graveglia e Sturla, nevischio, con strade tutte percorribili. Strade tutte percorribili in val Petronio, nelle valli Bisagno e Fontanabuona, nel Golfo Paradiso, nel Tigullio e nelle zone di Arenzano e Cogoleto. 

Valli Stura e Orba - Strade tutte percorribili, ma con molta attenzione e prudenza per il rischio di trovare alberi piegati sulla carreggiata dal peso della neve e perché in Val d’Orba è segnalata anche nebbia.

Val Polcevera - Strade tutte transitabili, sulle quali in serata ritorneranno gli
spargisale.

Valle Scrivia - Interventi degli spazzaneve sulla provinciale di San Fermo nel Comune di Vobbia, per liberarla dai cumuli di neve formati dal vento. Nelle zone più basse della vallata ci sono deboli piogge.

Val Trebbia - Strade percorribili, ma continua a soffiare un vento molto forte e sono in corso le operazioni di sgombero in corso dei cumuli di neve dalle carreggiate, in particolare sulle provinciali del Brugneto e Casa del Romano. Anche in questa vallata attenzione agli alberi piegati sulle carreggiate o abbattuti dal peso della neve.

Val d’Aveto - Nevischio sotto un vento molto forte. Sulla provinciale della Val di Nure che sale ai 1.500 metri del passo del Tomarlo dove la neve ha superato i 60 centimetri è in azione la turbina (mezzo che aspira e soffia lontano dalla strada i cumuli bianchi) per rendere transitabile la carreggiata. Rimosso un albero caduto sulla provinciale dell’Aveto alla Squazza e la possibile presenza di alberi abbattuti dal peso della neve è segnalata sulla rete della vallata, tutta transitabile, tranne le chiusure delle parti più a monte delle provinciali di Alpepiana e del Penna, dove non ci sono abitazioni.

Valli Graveglia e Sturla - Interventi degli spazzaneve in corso per sgomberare la strade dai cumuli di neve formati dal vento, strade tutte percorribili.

Tutte transitabili anche le strade provinciali nelle valli Bisagno, Fontanabuona e Petronio, nel Golfo Paradiso, nel Tigullio e nelle zone di Arenzano e Cogoleto. I tecnici della Città Metropolitana ricordano l’obbligo delle catene a bordo per tutto il periodo invernale sulle strade dell’entroterra.

ACCOGLIENZA PER CLOCHARD -
Contro l'emergenza freddo il Comune di Genova ha aperto una struttura d'accoglienza per le persone senza dimora a Quarto nell'ex ospedale psichiatrico in via Maggio 6 che resterà aperta fino a martedì 10 febbraio. L'accesso è libero e le persone interessate potranno presentarsi all'ingresso del complesso di Quarto ogni notte dalle 20:30 alle 22:30.


AUTOSTRADE - Ai mezzi pesanti provenienti da nord (Torino-Milano) verso Firenze si consiglia di percorrere la A7 Milano-Genova, A12 Genova-Livorno e la A11 Firenze-Pisa nord o la strada statale Aurelia in direzione di Roma. Percorso inverso per chi da sud è diretto verso nord. Sui tratti non gestiti da Autostrade per l'Italia nevica debolmente, in particolare sulla A22 Brennero-Modena tra Pegognaga e il Bivio per la A1 e sulla A6 Torino-Savona tra Marene e Savona.

TRENI – 23 treni cancellati in Liguria. In allegato l'elenco completo dei treni interessati. Trenitalia e Rfi stanno facendo il possibile per garantire i collegamenti ferroviari messi a dura prova dalle forti nevicate, in particolare sul nodo di Bologna. Il traffico dei treni regionali - riferiscono le Fs - sta subendo ritardi medi di 60 minuti e cancellazioni. Difficoltà anche per la circolazione dei treni a media e lunga percorrenza e per i treni ad Alta Velocità, che viaggiano al momento con riduzione di velocità. Possibili pertanto ritardi, anche consistenti, e riduzione dell'offerta di collegamenti. La circolazione è fortemente rallentata anche in Lombardia, con interruzioni di circolazione sulla Milano-Chiasso e sulla Milano-Gallarate.

RISCALDAMENTO AD ALBENGA - Il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano, considerate le particolari condizioni meteo e il freddo di questi giorni, ha deciso di autorizzare l’accensione degli impianti di riscaldamento per ulteriori tre ore, oltre alle dieci ore massime già in vigore. Fino a domenica 22 febbraio, si passa quindi dalle attuali 10 ore massime di accensione a 13 ore.

DISSESTO, LIGURIA MAGLIA NERA -
Un ''focus particolare per la Regione Calabria che è la più a rischio d'Italia insieme alla Liguria'', dove i ''fiumi sono bombe a orologeria geologica e i terreni sono giovani e incoerenti''. Lo ha sottolineato il capo della task force di Palazzo Chigi, 'Italia sicura', Erasmo D'Angelis a margine di un convegno organizzato dall'Anbi sul dissesto idrogeologico