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Annuncio del leader ligure Graniero a Primocanale
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Una proposta di legge delega per la riforma del fisco. Arriva dalla Cisl, che ha già avuto il via libera della Cassazione e che si appresta a raccogliere almeno un milione di firme. L’idea è estendere il bonus degli 80 euro a tutti coloro che stanno sotto i 40.000 euro lordi annui, di prevedere degli sgravi per le famiglie e di rendere detraibili gli scontrini, all’americana. La proposta di riforma è stata annunciata in anteprima a Primocanale da Antonio Graniero, segretario regionale Cisl.

Graniero ha spiegato lo spirito di questa legge delega di riforma del fisco. “Non è rivolto solo ai cittadini dipendenti e ai pensionati, ma a tutti coloro che si trovano al di sotto dei 40mila euro di reddito, per cui abbondantemente al di sopra della media nazionale”, ha precisato il segretario. “Vogliamo presentarlo al governo per portare un significativo senso di equità. Ci sono troppe persone che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo e sono tartassate. Basti vedere gli assalti ad Equitalia, cioè agli agenti della riscossione, le morosità negli affitti, il calo dei consumi: c’è tutta questa componente a cui vogliamo rivolgere attenzione, ed in particolar modo alle famiglie dimenticate”, ha detto Graniero.

Il segretario regionale della Cisl è entrato nel merito dei contenuti della proposta di riforma. “Il primo contenuto saliente del disegno è l’estensione rispetto al bonus di Renzi. Viene esteso a 34 milioni di cittadini. Lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, incapienti. Tutti coloro che stanno sotto la soglia dei 40mila euro lordi annui, con un bonus di 1000 euro secchi”, ha annunciato Graniero.

C’è poi tutto il capitolo relativo alla lotta all’evasione fiscale. “Il secondo elemento su cui vogliamo far leva è quello di realizzare un contrasto di interessi tra l’evasore e il consumatore. Oggi una parte dell’evasione si annida nel non chiedere lo scontrino o la ricevuta: noi vogliamo far sì che lo scontrino venga chiesto perché di quello scontrino potrà essere scaricata una parte significativa, quindi io contrasto gli interessi di chi vuole evadere facendo il mio dovere di cittadino”, ha sottolineato il segretario.

Per quanto riguarda il principio base della riforma, la Cisl punta sulla progressività. “La terza questione è riferita alla progressività: sappiamo che non c’è equità in questo, quindi noi chiediamo un assegno consistente per il nucleo familiare, che diminuisca al crescere del reddito familiare e aumenti al crescere del numero dei figli”.

Graniero non ha dubbi sulla possibilità di recuperare i fondi necessari a una riforma di questo tipo. A partire dai 10 miliardi stanziati già dal governo Renzi. “I soldi per la realizzazione del provvedimento vogliamo ricavarli anzitutto attraverso l’applicazione dello stesso principio di equità. Oggi i 10 miliardi stanziati dal governo Renzi per i lavoratori dipendenti con l’esclusione dei pensionati ci sono, noi vogliamo utilizzare quei 10 miliardi che sono già certi e vengono spesi, quindi non ci inventeremo risorse”.

Il segretario regionale ha infine aperto la porta a un ‘contributo di solidarietà’ da chiedere ai più ricchi. “Chiediamo un sacrificio al 4% dei ricchi che ci sono nel nostro Paese. In questi sette anni di crisi è successo che chi è povero è diventato più povero, mentre c’è una parte che è diventata più ricca. Chiediamo che al di sopra dei 500mila, esclusi i titoli di stato e la prima casa, vengano tassati tutti i beni a partire dall’1 per mille”, ha dichiarato Graniero, che ha aggiunto: “Questo porterebbe un gettito di 6-7 miliardi di euro. In più ci sono 14 miliardi dalla lotta all’evasione, da non disperdere nei mille rivoli della spesa statale ma andando a chi le tasse le paga. Questa manovra accontetterebbe 34 milioni di italiani”, ha concluso il segretario regionale della Cisl.