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La Germania, nonostante l'apertura della Commissione Ue, respinge la richiesta formalizzata oggi dalla Grecia all'Ue di un'estensione del prestito di sei mesi.

LA PROPOSTA DELLA GRECIA - Atene ha ufficializzato stamani la sua richiesta di finanziamento 'ponte' che consenta al Paese di respirare, dando il tempo al governo di negoziare con gli altri partner dell'Eurozona una soluzione di più lungo periodo.

OTTIMISMO INIZIALE - Un piano che inizialmente è sembrato convincere Bruxelles. La Commissione europea ha ricevuto la richiesta di estensione del programma di aiuti da parte della Grecia e ritiene che sia "un segno positivo che spiana la strada ad un compromesso ragionevole nell'interesse di tutta l'Eurozona", ha commentato il portavoce del presidente dell'esecutivo Ue, Jean Claude Juncker. Poco prima, il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem aveva annunciato la convocazione per domani di una nuova riunione straordinaria dell'Eurogruppo. Tutto, insomma, faceva pensare ad un accordo in vista.

IL 'NEIN' TEDESCO - Ma da Berlino è arrivata la doccia gelata: "La lettera di Atene non presenta alcuna proposta di soluzione sostanziale", ha detto il portavoce del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, Martin Jaeger, citato dalla principale agenzia di stampa tedesca, la Dpa. In realtà, ha spiegato il portavoce, la lettera mira a un finanziamento ponte, senza adempiere alle richieste del programma. "Lo scritto - ha concluso - non corrisponde ai criteri stabiliti nell'eurogruppo di lunedì"