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Spettacolare il primo tempino del PalaDonBosco a Genova, dove la quarta giornata di Poule Promozione di A2 ha visto arrivare la capolista Magika Castel San Pietro. Purtroppo per le genovesi, nelle altre tre frazioni andrà diversamente.

L'avvio di gara ha trovato entrambe le formazioni a zona, con le ospite brave a lanciarsi sul 5-0, anche grazie a un gran lavoro di pressing dopo ogni canestro realizzato. L'aLmore ha avuto bisogno di cinque minuti per togliere lo zero dal tabellone, un rimbalzo in attacco di Sara De Scalzi trasformato dal capitano. Il canestro, insieme al passaggio a uomo delle genovesi, ha scosso l'ambiente rosanero, che ha ricucito con Principi e Costa, e sorpassato con Diene sul 9-7. Bozic ha segnato l'unica tripla casalinga nella prima metà e Costa ha anticipato la sirena del decimo minuto per il momentaneo 14-11, ultimo vantaggio casalingo della serata.

Deja vù nella seconda ripresa: Castel San Pietro ha iniziato pressando fin sulla linea di fondo e all'aLmore sono serviti oltre sette minuti per smuovere quota 14, ancora per mano di De Scalzi. Purtroppo saranno gli unici punti rosanero della frazione. E se nei primi cinque giri di lancette la difesa genovese sembrava essere riuscita a tenere (0-2 il parziale nel frangente), negli spogliatoi si è andati con l'eloquente 16-29, propiziato da tre bombe bolognesi.
Purtroppo per le rosanero la musica non è cambiata nel terzo tempino: ancora sei minuti a secco, ancora De Scalzi a togliere il tappo. Al 26° minuto il tabellone fotograva un preciso doppiaggio: 18-36. A poco sarebbe servita la bomba di Valentina Costa dopo altri cento secondi, una goccia d'acqua nel siccitoso attacco rosanero.

Ospiti prime su tutte le palle vaganti anche negli ultimi dieci minuti, trascinate da un'inarrestabile Mariella Santucci e con la star Ballardini a volare in contropiede l'impietoso 21-50. Chapeau.
Sono bastati due canestri, la tripla frontale di De Scalzi e il piazzato di Carbonell, per far partire il generoso coro "Genova Genova" dalle affollate tribune. Un fuoco di paglia che non ha impedito alle bolognesi di continuare a macinare gioco e punti fino al -27 finale: per l'aLmore, la lezione più severa.(foto Scarfì)