
Mentre le persone tentano di spalare fango e macerie causati anche da un’amministrazione regionale che finisce sui giornali solo per scandali e cialtronerie, dobbiamo ancora rilevare una totale sconfitta sul fronte occupazionale e di pianificazione industriale. Ansaldo Sts viene venduta ai Giapponesi, Ilva fallisce, Costa intende salpare per la Germania, Aeroporto e Teatro Stabile vengono declassati, l’operazione Erzelli si rivela in tutto il suo fallimento; non resta infatti che recarci su quella collina che si affaccia sul mare per porre una lapide in ricordo alle intenzioni di istituzioni, politica, imprenditoria. In Liguria alberga il malcostume di seppellire progetti sotto nuovi progetti, con il risultato di non produrre risultati.
La Liguria, alla vigilia delle elezioni, fa il conto con i suoi fallimenti tra industria al macero e territorio massacrato dal dissesto idrogeologico, rendite di posizione e immobilismo politico. Mentre a Roma si consuma un ridicolo scontro sulla conta degli iscritti, il sindacato si gioca la sua credibilità con le elezioni delle RSU nel pubblico impiego. Sindacato che, nelle elezioni dei suoi rappresentanti, prevede – in modo serio - un quorum, affinché ci sia davvero una consultazione democratica nella scelta di chi avrà titolo a rappresentare i lavoratori.
I liguri in attesa delle elezioni regionali, credo appoggerebbero volentieri questo forte appello alla responsabilità. Vorrei invitare il mondo della politica ad avere il coraggio di porre il quorum alle elezioni regionali, affinché la consultazione risulti davvero democratica. Abbiamo bisogno che a governare ci siano persone elette legittimate da una maggioranza significativa di elettori e non da pochi intimi come in Emilia Romagna.
Pier Angelo Massa
Segretario Generale Uil Genova e Liguria
IL COMMENTO
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