cronaca

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E' indagato per favoreggiamento nell'omicidio e tentato occultamento di cadavere in concorso Gianluca Rosetta, il proprietario del terreno a Levaggi di Borzonasca, dove Marietto Rossi e i suoi complici volevano nascondere il cadavere di Giovanni Lombardi, il corriere della droga ucciso il 21 febbraio. L'uomo aveva detto di non aver udito i rumori di scavo e aveva spiegato che la fossa serviva per tenere lontani i cinghiali. 

L'inchiesta sulla "Banda Rossi" si è aperta dopo l'omicidio a scopo di rappresaglia del "corriere della droga" Giovanni Lombardi, avvenuto a Borzonasca. Nel corso delle indagini è venuta fuori l'esistenza di un vero e proprio arsenale a disposizione di Rossi e dei suoi sodali, messo su allo scopo di ricostruire la banda di rapinatori tristemente nota intorno alla metà degli anni '70. Rossi aveva ammesso subito le sue responsabilità in merito all'omicidio Lombardi, mentre i primi due altri indagati, Catalfamo e Calderoni, avevano legato l'addebito. Il numero di indagati è cresciuto col passare dei giorni fino ad arrivare a 11 con l'iscrizione di Rosetta.