cronaca

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Dopo la strage terroristica al Museo del Bardo di Tunisi, che ha causato finora 23 vittime accertate e il ferimento di 11 italiani, esplode il dibattito sul tema della sicurezza dei paesi europei, e in particolare dell'Italia, di fronte alla minaccia terroristica.

Il pericolo, però, non derica da una carenza di controlli alle frontiere, secondo il console tunisino per il Nord Ovest italiano, Zied Bouzouita. "Il problema terrorismo è molto diverso dal problema sicurezza", dice. "Il terrorismo prospera attraverso la diffusione dei mass media, non per la mancanza di controlli di sicurezza. A Tunisi per esempio realizziamo sempre controlli sistematici e automatici su tutti i veicoli che arrivano dai traghetti e su tutti i container delle navi merci, che vengono scannerizzati tramite un dispositivo automatico.

"I controlli sono già rigorosi", prosegue, "e con quello che è accaduto saranno sicuramente rinforzati. Sarà aumentata la sicurezza presso siti archeologici, turistici e musei. Purtroppo la minaccia terroristica non risparmia nessun paese, l'abbiamo visto con quello che è accaduto a Parigi e a Copenaghen."