E sui danni all'economia tunisina, e di riflesso ai rapporti tra Italia e Tunisia, dice: "L'Italia e la Tunisia sono profondamente legate, sono due popoli amichevoli tra loro. Ho sentito molte manifestazioni d'affetto dall'Italia a tutti i livelli, compreso quello governativo, in questo momento così difficile. Anche gli stessi familiari dei feriti, e persino delle vittime, mi hanno manifestato il loro particolare apprezzamento per il modo in cui i tunisini si sono rapportati con loro in queste giornate drammatiche, dai medici negli ospedali fino alle forze di sicurezza. Si sono resi conto che il popolo tunisino è un popolo mite e assolutamente pacifico: i fatti del 18 marzo hanno colpito certamente le famiglie degli italiani coinvolti, ma hanno colpito profondamente anche i tunisini".
cronaca
L'ambasciatore italiano a Tunisi: "E' una città sicura, le crociere torneranno"
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E' degli ultimi giorni la decisione delle compagnie crocieristiche Costa ed Msc di sopprimere gli scali delle rispettive navi a Tunisi per i prossimi mesi, sostituendoli con altre destinazioni in via di definizione. "Le compagnie hanno adottato delle misure comprensibili in queste circostanze", dice l'ambasciatore italiano a Tunisi, Raimondo de Cardona, in un'intervista esclusiva a Primocanale. "Ritengo che con il passare dei giorni e delle settimane dovrà essere vagliato con ponderatezza quanto è accaduto e qual è lo stato della sicurezza in Tunisia. Però è meglio non fissare l'idea del quadro di sicurezza necessario su quanto si prova all'indomani di un fatto così grave come l'attacco del Bardo."
E sui danni all'economia tunisina, e di riflesso ai rapporti tra Italia e Tunisia, dice: "L'Italia e la Tunisia sono profondamente legate, sono due popoli amichevoli tra loro. Ho sentito molte manifestazioni d'affetto dall'Italia a tutti i livelli, compreso quello governativo, in questo momento così difficile. Anche gli stessi familiari dei feriti, e persino delle vittime, mi hanno manifestato il loro particolare apprezzamento per il modo in cui i tunisini si sono rapportati con loro in queste giornate drammatiche, dai medici negli ospedali fino alle forze di sicurezza. Si sono resi conto che il popolo tunisino è un popolo mite e assolutamente pacifico: i fatti del 18 marzo hanno colpito certamente le famiglie degli italiani coinvolti, ma hanno colpito profondamente anche i tunisini".
E sui danni all'economia tunisina, e di riflesso ai rapporti tra Italia e Tunisia, dice: "L'Italia e la Tunisia sono profondamente legate, sono due popoli amichevoli tra loro. Ho sentito molte manifestazioni d'affetto dall'Italia a tutti i livelli, compreso quello governativo, in questo momento così difficile. Anche gli stessi familiari dei feriti, e persino delle vittime, mi hanno manifestato il loro particolare apprezzamento per il modo in cui i tunisini si sono rapportati con loro in queste giornate drammatiche, dai medici negli ospedali fino alle forze di sicurezza. Si sono resi conto che il popolo tunisino è un popolo mite e assolutamente pacifico: i fatti del 18 marzo hanno colpito certamente le famiglie degli italiani coinvolti, ma hanno colpito profondamente anche i tunisini".
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