cronaca

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Il tema dell’impianto di trasferenza che potrebbe sorgere a Borgo Fornari anticipata nei giorni scorsi da primocanale.it, continua a restare un argomento di estrema attualità per la popolazione di Ronco Scrivia preoccupata dal nuovo progetto. Dopo le polemiche dell’ultima settimana, l’amministrazione comunale ha indetto un incontro pubblico martedì 7 aprile alle 21 presso il ricreatorio parrocchiale della frazione al centro della questione. A due mesi dal voto comunale, la questione rischia pure di diventare materia di campagna elettorale.

Sul tema interviene, ora, in maniera diretta il sindaco Simone Franceschi: “Da oltre un anno e mezzo, la società Scrivia Ambiente srl, sta ricercando un capannone in Valle Scrivia, da destinare a sede operativa per il ricovero dei 12-14 mezzi, la sistemazione degli uffici e gli spogliatoi del personale, in considerazione di come il servizio erogato dal socio operativo della società, la Gestione Ambiente spa con sede a Tortona, coinvolge 13 comuni tra Val Trebbia e Valle Scrivia. Dal mese di gennaio, in considerazione della chiusura della discarica della Birra di Busalla, e della grave situazione emergenziale che ha obbligato i Comuni a portare a smaltimento i rifiuti fuori regione, si è attivata una gestione operativa di emergenza, nella quale i mezzi del servizio di raccolta attualmente svolto, hanno incrementato i trasbordi di rifiuti dai mezzi più piccoli ai mezzi più grandi di raccolta. Tutto ciò, per  procedere in seguito, al trasferimento dei rifiuti raccolti, presso l'impianto di smaltimento in località Calogna nel Comune di Solero nell’Alessandrino, con un numero ridotto di mezzi, al fine  di contenere i costi di trasporto. Infatti è  opportuno evidenziare, che conferire a Solero anziché a Busalla,  determinerà un incremento dei costi, che si sarebbero comunque  registrati, tenuto conto che il costo  di smaltimento presso la discarica dei Comuni era di circa 129 euro a tonnellata e , presso la discarica di Scarpino sarebbe stato di oltre  150. La gestione operativa di emergenza avviata dalla società Scrivia Ambiente srl, consente comunque di contenere i costi del servizio di smaltimento, a un importo inferiore a 150. La società stessa, anche in considerazione delle esperienze del socio operativo Gestione Ambiente Spa, ha poi proposto la realizzazione di un sistema di trasferenza già attivo anche nel Comune di Ovada (nella foto), la cui funzione sarebbe quella di consentire il trasbordo dei rifiuti tra i camion grandi attualmente in uso, e camion ancora più grandi per ridurre i viaggi  giornalieri ai centri di smaltimento riducendo ulteriormente l'attuale cifra di 150 euro a tonnellata che i comuni sostengono”.

Il primo cittadino di Ronco Scrivia prova a spiegare anche la filosofia del nuovo sistema: “L'impianto, è, un bicchiere o catino di raccolta dove i camion scaricano il rifiuto, collegato ad un nastro trasportatore chiuso che scarica in un camion più grande che a saturazione , o a fine giornata si reca al centro di smaltimento per effettuarne il conferimento. L’attività effettuata, pertanto è similare alle operazioni di trasbordo che attualmente possono essere viste tra i camion che effettuano il servizio di raccolta dei rifiuti, né prevede né consente l'effettuazione di alcun trattamento sul rifiuto, come separazione e o incenerimento. E' un impianto mobile, che permette la realizzazione del sistema, che non necessita di alcuna autorizzazione e potrebbe essere collocato anche all'aperto, come nel caso di Ovada. Il sito naturale che i Comuni avrebbero individuato per la collocazione dello  stesso, come prosecuzione delle attività sino ad oggi svolte, sarebbe la discarica della Birra, ma tenuto conto degli interventi che devono essere completati per chiusura della discarica, la realizzazione del sistema di trasferenza in quel sito, dovrà prevedere la presentazione di un apposito progetto, non tanto per le autorizzazioni che non sono necessarie, bensì perché deve essere autorizzata la nuova attività sulla copertura della discarica, che non può avvenire sino al  momento della conclusione delle operazioni ad opera di Amiu. Da qui, un ipotesi, che potrebbe anche coinvolgere eventualmente Borgo Fornari, quella di effettuare temporaneamente, all'interno di un capannone, quello individuato come  sede operativa della società Scrivia Ambiente srl, la collocazione dell'impianto mobile di trasferenza. Infatti, il capannone ex-Benfante, è uno dei capannoni per i quali la società aveva preso contatto nei mesi scorsi, per realizzare la sede operativa in Valle Scrivia, anche in considerazione, della precedente natura del sito, il cui impatto, in termine di movimentazione mezzi e materiale era ben superiore a  quello oggi in discussione, tenuto conto che come già evidenziato, nessun attività di stoccaggio, trattamento e movimentazione, sarebbe effettuata e nel caso, neppure sarebbe autorizzabile”.

La chiusura del sindaco è dedicata alla precisazione riguardante il fatto che nessuna decisione a suo giudizio sia stata ancora presa: “Con la delibera del 17 marzo, la giunta comunale, ha confermato l’adesione del Comune di Ronco Scrivia, all’iniziativa promossa dalla Società Scrivia Ambient di realizzazione del sistema di trasferenza, in qualità di socio che deve contribuire agli investimenti della partecipata,  e nonostante la collocazione dello stesso in aree private nel Comune di Ronco Scrivia, non all’individuazione del capannone ex-Benfante, quale sito in cui verrà posizionato l'impianto e realizzato il sistema in questione. Tutto ciò in considerazione di un decisione, quella relativa all'individuazione del sito, che spetta alla Società Scrivia Ambiente. Questa ha attualmente al vaglio diverse soluzioni e alternative, sia nel comune di Ronco Scrivia, sia in altri comuni della Valle Scrivia, anche se quelle al di fuori di Ronc, risultano funzionalmente ed economicamente meno rispondenti agli obiettivi che si pone la società. Pertanto, appare prematuro e pretestuoso sostenere che le attività in questione saranno svolte nel sito ex-Benfante di località Braia”.