
Anche la scelta del nome colpisce favorevolmente: Giovanni Paolo II, nel solco del pontificato di Luciani, la cui brevità aveva costernato i cattolici e gettato nello sconforto i cardinali elettori. E' questa la parte più nota dell'elezione, circa 33 anni fa, di Karol Wojtyla, aitante e affabile cardinale polacco, primo non italiano sul soglio di Pietro dopo 455 anni. Ma qualcosa si sa anche della parte segreta del conclave, da quando il 14 ottobre, era un sabato pomeriggio, il collegio cardinalizio si era chiuso nella cappella Sistina per la difficile scelta.
Lo stato d'animo generale era di sbigottimento, per ritrovarsi di nuovo a dover scegliere il Papa dopo la meteora Luciani. Inoltre, specialmente il primo giorno, si respirava un certo sconcerto tra i principi della Chiesa che, si disse, avevano trovato nelle loro cartelle la copia di una intervista alla Gazzetta del Popolo dell'arcivescovo di Genova, Giuseppe Siri, in cui questi, - che nel conclave di settembre era stato a un passo dall'essere eletto, - sparava a zero sul Vaticano II e in particolare sulla collegialita' dei vescovi. Secondo alcuni fu quell'intervista, che avrebbe dovuto essere pubblicata un giorno dopo, ma che fu invece anticipata, a precludere definitivamente all'arcivescovo di Genova l'elezione al pontificato.
IL COMMENTO
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