
Analizzando nel dettaglio i settori, tranne l’agricoltura che resta invariata, l’industria cresce solo grazie agli indipendenti (ma Genova rispetto al 2008 lascia sul terreno oltre 10mila occupati) ed il settore dei servizi perde 6mila addetti sul 2013 e ben 25mila in sei anni.
Dal 2011 si sono persi 37mila occupati a tempo pieno, di cui 19mila dipendenti (pari all’8 per centro dell’occupazione maschile ed al 5 per cento di quella femminile a tempo pieno). In tre anni sono quasi 40mila in meno gli avviamenti con contratti di lavoro dipendente, parasubordinato e intermittente in Liguria. I giovani tra i 15 e i 24 anni hanno perso un terzo dell’occupazione in quattro anni, mentre crescono solo le classi mature ed anziane (rispettivamente più 17 e 24 mila unità).
È continuata la crescita del lavoro a tempo parziale che sfiora quota 100mila occupati (gli uomini sono ormai il 20.6 per cento del totale degli occupati part-time). I giovani non occupati, non in formazione e non in tirocinio (Neet) tra i 15-29 anni sono saliti al 21,6 per cento (pari a 28.156 persone) il dato più alto di tutto il Nord-Ovest. Infine, nel 2014 6 assunzioni su 10 erano a termine mentre il contratto a tempo indeterminato è sceso al 20,8 per cento.
IL COMMENTO
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