"Ci domandiamo perché chi proclama l'importanza della biodiversità non accetti poi l'idea della diversità dell'offerta e soprattutto non dimostri rispetto per la libertà e la capacità di scelta delle persone": in questi termini McDonald's replica al fondatore di Slow Food, Carlin Petrini, che ieri inaugurando il Padiglione Slow Food aveva criticato la presenza del Gruppo a Expo.
In una nota McDonald's afferma che quella di Petrini è "retorica terzomondista. Expo - prosegue McDonald's - rappresenta il luogo in cui l'offerta di cibo e di ristorazione raggiunge il suo apice per qualità, quantità e varietà. Noi siamo soddisfatti e orgogliosi di servire in Expo 6000 pasti giornalieri di qualità e a un prezzo accessibile, con ingredienti che provengono dagli agricoltori italiani. Migliaia di persone ci scelgono liberamente, magari dopo essere passate a visitare l'immenso, triste e poco frequentato padiglione di Slow Food. E siamo orgogliosi - continua la nota - che per il nostro progetto Fattore Futuro, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell'Agricoltura, si siano candidati oltre cento giovani agricoltori da tutta Italia. Forse perché offriamo una reale opportunità di lavoro e non della filosofia approssimativa condita di retorica terzomondista".
L'ideologia non sfamerà il pianeta - conclude McDonald's -. Crediamo che chi è in Expo debba accettare l'idea di non essere l'unico detentore della verità, superando contrapposizioni che erano già vecchie trent'anni fa. Slow Food oggi è una grande realtà internazionale, una specie di multinazionale: è triste pensare che abbia ancora bisogno di opporsi a McDonald's per darsi un'identità. Non meno importante sottolineare che McDonald's è presente in Expo dopo aver partecipato a un regolare bando pubblico, mentre - a quanto si legge sui giornali - per altri filosofi del cibo che dispensano giudizi non è stato necessario partecipare a nessuna gara".
In una nota McDonald's afferma che quella di Petrini è "retorica terzomondista. Expo - prosegue McDonald's - rappresenta il luogo in cui l'offerta di cibo e di ristorazione raggiunge il suo apice per qualità, quantità e varietà. Noi siamo soddisfatti e orgogliosi di servire in Expo 6000 pasti giornalieri di qualità e a un prezzo accessibile, con ingredienti che provengono dagli agricoltori italiani. Migliaia di persone ci scelgono liberamente, magari dopo essere passate a visitare l'immenso, triste e poco frequentato padiglione di Slow Food. E siamo orgogliosi - continua la nota - che per il nostro progetto Fattore Futuro, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell'Agricoltura, si siano candidati oltre cento giovani agricoltori da tutta Italia. Forse perché offriamo una reale opportunità di lavoro e non della filosofia approssimativa condita di retorica terzomondista".
L'ideologia non sfamerà il pianeta - conclude McDonald's -. Crediamo che chi è in Expo debba accettare l'idea di non essere l'unico detentore della verità, superando contrapposizioni che erano già vecchie trent'anni fa. Slow Food oggi è una grande realtà internazionale, una specie di multinazionale: è triste pensare che abbia ancora bisogno di opporsi a McDonald's per darsi un'identità. Non meno importante sottolineare che McDonald's è presente in Expo dopo aver partecipato a un regolare bando pubblico, mentre - a quanto si legge sui giornali - per altri filosofi del cibo che dispensano giudizi non è stato necessario partecipare a nessuna gara".
IL COMMENTO
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