
Tutto è cominciato con lanci di bastone e secchi d'acqua. Durante l’ora d’aria una detenuta ha innescato una rivolta coinvolgendo altre detenute, lanciando secchiate d'acqua saponata nel corridoio della sezione e, soprattutto, dando fuoco a lenzuola e teli lanciandoli con l'ausilio delle scope oltre che in sezione anche nelle stanze detentive vuote. Contro il cancello di sbarramento sono stati lanciati anche bastoni, gavette, ed oggetti vari prelevati dalle loro stanze, sbattendo con violenza i blindi contro il muro.
In pochi minuti è divampato un grosso incendio, che ha provocato un'altissima fumata nera. Per il Segretario Regionale della Uil Penitenziari Fabio Pagani “solo grazie al coraggio degli uomini della Polizia Penitenziaria si è potuti entrare, ormai in quell’inferno che era diventata la sezione adoperando estintori per spegnere i vari focolari.
Le detenute nel frattempo - aggiunge il sindacalista della UIL - si erano barricate all’interno delle celle, ma nonostante tutto con coraggio e tanta ma tanta difficoltà la Polizia Penitenziaria è riuscita a portarle al sicuro fuori dalla Sezione le detenute”.
IL COMMENTO
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