politica

Volantini in aula sulla testa dei consiglieri
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"Le riforme con il nostro salario", "Il Governo decide, il Comune esegue": sono i cartelli di protesta alzati sugli spalti del consiglio comunale di Genova da un'ottantina di lavoratori delle società partecipate contro la delibera di Giunta sul blocco dei salari.

"Da 8 anni il nostro contratto nazionale è scaduto", "I nostri stipendi per coprire i vostri errori" e "dovete ritirare la delibera", hanno gridato i manifestanti durante l'intervento dell'assessore al Bilancio Franco Miceli. La delibera prevede il blocco automatico dei salari delle partecipate per il prossimo biennio.

I lavoratori di Amt e Amiu hanno interrotto l'intervento in aula del capogruppo Pd Simone Farello gettando dei volantini in aula sopra la testa dei consiglieri, insultandolo e srotolando due grandi striscioni con scritto: 'Il Governo stabilisce, il Comune obbedisce, il lavoratore subisce? No! Ora e sempre resistenza, Filt Cgil' e 'Tagliatevi voi, rispettate i lavoratori, rispettate la città".

ASSENZA NUMERO LEGALE - Per la mancanza del numero legale è saltata la seduta del consiglio comunale di Genova che doveva approvare la delibera di Giunta sulle linee di indirizzo del personale delle società partecipate: solo 20 i consiglieri presenti al momento del voto, uno in meno dei 21 necessari.

Un consigliere di Sel, uno di Fds, l'M5S, Fi, Ncd, Lista Musso hanno abbandonato l'aula. I consiglieri Pd, Lista Doria, uno di Sel a cui si sono sommati i due dell'Udc non sono bastati a continuare la seduta. "A casa" e "sciopero", ha gridato l'ottantina di lavoratori delle società partecipate che manifestavano sugli spalti contro "il blocco automatico dei salari delle partecipate per il prossimo biennio" previsto dal documento.