
Così Gianluca Carrega di Slc Cgil nazionale sul caso della donna licenziata da Amcor, l'azienda arenzanese leader nel settore degli imballaggi.
“Siamo di fronte ad un atto paradossale - prosegue Carrega - una lavoratrice licenziata in tronco al termine di un legittimo nonché concordato periodo di aspettativa, dopo il quale la donna, senza alcun preavviso, si è trovata addirittura privata della propria postazione di lavoro oltre che di una qualunque mansione. Una autentica soppressione della mansione di cui al Ccnl”
“Un atteggiamento alquanto scorretto da parte dell’azienda – conclude il sindacalista - che invitiamo a ritirare il licenziamento e a riflettere sull’inevitabile cambio di registro nelle relazioni industriali durante la contrattazione del rinnovo del Premio di risultato. Nessun preavviso era giunto dall’azienda circa situazioni di crisi o a riduzioni di organico.”
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo