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Presentazione della nuova giunta in Consiglio regionale
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Un nuovo sistema di Protezione civile, la firma col Governo per il finanziamento del 3° lotto del Terzo Valico, la presentazione del progetto per lo scolmatore del Bisagno: Giovanni Toti detta le priorità delle prossime settimane nel giorno della presentazione della nuova giunta in Consiglio regionale. Un passaggio formale, perché il lavoro della squadra del presidente inizierà venerdì con la prima giunta operativa, anche se, precisa, la maggioranza è al lavoro sin dall’indomani della vittoria elettorale.

I temi sono quelli affrontati in campagna elettorale, a partire dalla sanità: “Quanto costa la sanità ligure, e quante risorse abbiamo? Con Sonia Viale lavoreremo per dare una sanità migliore, con tempi di attesa ridotti, evitando che i liguri siano obbligati a emigrare per farsi curare”. Ci sono le infrastrutture e la portualità, ma soprattutto i freni che bloccano la Liguria: “Una regione che ha perso la fiducia nel domani, piena di talenti costretti a fuggire, che corre dietro al futuro ma non lo raggiunge”.

Il discorso del presidente dura una ventina di minuti, a cavallo tra la fotografia dell’esistente e l’impegno per i prossimi 5 anni. “Lavoreremo ogni giorni, non ci saranno fine settimana né feste. Metteremo in secondo piano anche le nostre famiglie, perché la nostra famiglia saranno i cittadini liguri”. Un impegno, quello promesso da Toti, che passerà anche attraverso il confronto continuo cin associazioni, imprenditori, sindacati. “E’ l’intera società che deve cambiare passo”.

Da Toti una frecciata alle passate amministrazioni, ma anche un invito a un dialogo costruttivo: "Ereditiamo una situazione difficile, non voglio essere ingeneroso con i miei predecessori, non momento del giro d'onore né delle piume pavone. Non ci sono scuse per fallire, all'opposizione chiedo anche di giudicarci con durezza ma di cogliere spirito uscito dalle urne di voglia di cambiamento. Buone idee non hanno colore politico saranno accettare da qualunque colore politico. Anche pregiudizi in questi anni sono stati troppi a sinistra e destra".

Il nuovo governatore condisce il suo discorso con citazioni, da Kennedy a Pertini, passando per Mao (“Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo”) e Caccia a Ottobre Rosso, di cui confessa di essere un grande appassionato: “L’avrò visto una decina di volte. Alla fine c’è una frase di Cristoforo Colombo, ‘E il mare porterà nuove speranze, come il sonno porta i sogni’”. Simone Regazzoni, portavoce di Raffaella Paita e filosofo d’azione, si scompone per un attimo e ammette di essere un grande fan del comandante Ramius e di Sean Connery.

Ma se la passione per il cinema supera le divisioni politiche, Raffaella Paita è meno sensibili alle citazioni: “Un discorso di bassissimo livello, mi ha persino stupita. Il programma è un elenco dei sogni, non c’è una parola su come intendono fare le cose che dicono”. E per finire promette: “Sarà un Vietnam”. Se in stile Apocalypse Now o Full Metal Jacket, non lo precisa. Quanto alla giunta dice: “Sulle persone non mi esprimo, le valuteremo sul lavoro fatto. Ma è chiaro che è stata fatta col bilancino del manuale Cencelli”.

A fine seduta i giornalisti fanno presenta a Toti che ha citato un presidente democratico, uno socialista, Mao e un film che parla di un sottomarino sovietico che si chiama “Ottobre Rosso” in onore alla Rivoluzione del 1917. Un’improvvisa deriva di sinistra? “Solo qui Kennedy viene visto come un leader di sinistra. E nel film il protagonista sarà anche un comandante sovietico, ma scappa per raggiungere gli Stati Uniti”. Berlusconi può dormire sonni tranquilli, il suo pupillo non è diventato comunista.

Sereno sembra anche essere Matteo Rosso. Medico, ex Forza Italia ora capogruppo di Fratelli d’Italia. Il suo nome è sempre stato in pole position come possibile assessore alla Sanità, ma alla fine la delega è andata alla leghista Sonia Viale e lui si è dovuto accontentare della presidenza della Commissione. “Va benissimo così, a me sarebbe spettato il turismo, ma non avrei avuto competenze”. Insomma, ha pesato più la politica delle competenze? “No, Sonia lavorerà bene. Saremo insieme per migliorare la sanità per i liguri”.

L’impressione, camminando nei corridoi del Consiglio regionale, è che sia iniziata una fase nuova. Nuovi sono molti volti in aula, nuova la maggioranza, nuova la presenza dei Cinque Stelle. Alice Salvatore, candidata e ora capogruppo del movimento, promette battaglia sui costi della politica: “Vedremo se chi ha promesso di ridurli ora lo farà. Dal canto nostro ci ridurremo subito lo stipendio rinunciando a 5mila euro al mese, che andranno in un fondo per le piccole imprese liguri”.

Una nuova fase. Le promesse di Giovanni Toti sono tante e ora i liguri si aspettano che vengano mantenute. Lui ne è consapevole: “Ora mi gioco la faccia”.

REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DI PAITA - "A quanto pare Raffella Paita non ha imparato la lezione: parla del programma del presidente Toti come di un pensierino fatto di buone intenzioni quando lei e la precedente amministrazione neppure hanno fatto un compitino, in questi ultimi dieci anni". La replica arriva dal neo assessore con delega alla Comunicazione, Ilario Cavo. "Continua ad avventurarsi in giudizi sulle scelte politiche della nostra compatta coalizione quando farebbe meglio a guardare in casa propria e allo sconquasso che ha portato nel Pd. Speriamo che il commissariamento del partito porti aria nuova e toni diversi".