Il dato è emerso nel corso della assemblea annuale provinciale di Confcommercio che si è tenuta stamattina presso l'Auditorium della Camera di Commercio di Imperia. Il dibattito che ne è seguito è stato moderato dal nostro direttore Luigi Leone.
Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è, però, negativo: - 804 imprese (-128 del terziario, - 676 degli altri settori). «Un bilancio di luci e ombre - ha sottolineato il presidente provinciale Enrico Lupi - Voglio essere ottimista, in sinergia con la Regione e i sindaci forse riusciremo a trovare una strada per rilanciare il nostro territorio. Ci voglio credere, tutti insieme dobbiamo fare squadra.
Apriamo, quindi, un tavolo con le istituzioni, aperto e costruttivo per invertire la rotta e trovare nuove forze. Dobbiamo essere fiduciosi e fare tesoro dei segnali positivi riscontrabili». Lupi ha consegnato anche un documento alneoassessore regionale Marco Scajola, lo stesso che era stato sottoscritto dai candidati prima delle elezioni di maggio contenente le richieste degli aderenti a Confcommercio, che sono anche proposte di dialogo per una ripresa rapida del territorio provinciale.
Altro dato interessante è l'aumentata capacità finanziaria delle imprese imperiesi che si posizionano meglio rispetto alla media nazionale, ma ancora indietro rispetto alla media del Nord Ovest. Il direttore provinciale della Confcommercio Claudio Roggero ha illustrato i dati economici: in lieve crescita la percentuale di imprese che si recano in banca per chiedere un credito (19,1%).
Inoltre, entro la fine del 2015 è prevista la nascita di 1.708 nuove imprese, 1.156 imprese del terziario, 552 degli altri settori. Ma nello stesso periodo è preventivata la cessazione di 2.512 imprese.
IL COMMENTO
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