
Il giudice Cristina Dagnino ha disposto per i due l'obbligo di dimora in città in vista del processo fissato per sabato mattina.
La coppia, difesa dall'avvocato Stefano Bertone, ha spiegato di avere lasciato il bimbo venti minuti non per andare al bar ma per risolvere un problema con i biglietti del traghetto.
"Non lo abbiamo abbandonato - ha detto il padre in aula - ci siamo allontanati solo per poco. E dopo dieci minuti abbiamo mandato nostra figlia a controllare che stesse bene". I quattro figli sono stati affidati al momento ai servizi sociali in attesa della definizione della vicenda.
Ieri, secondo quanto ricostruito dalla polizia, due turisti svizzeri hanno dato l'allarme dicendo di avere visto il bimbo in auto dalle 14 alle 16, il tempo trascorso dalla coppia nel centro commerciale del terminal traghetti.
Il bambino è ancora ricoverato al Gaslini dove è stato curato per un principio di disidratazione. La polizia ha riferito di avere trovato il bambino molto sudato, con lo sguardo spento e disorientato, dentro all'auto rimasta sotto il sole nelle ore più calde della giornata.
IL COMMENTO
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