
L'uomo era stato portato in caserma dopo che si era rifiutato di sottoporsi all'alcol test. Una volta svolte le formalità di rito, gli era stato chiesto di firmare i verbali e di andarsene. Ma si era opposto ed era cosi stato trascinato verso l'uscita con la forza. Secondo quanto ricostruito, sia in sede penale che in quella disciplinare, l'agente avrebbe premuto contro il muro la testa dell'uomo, che era poi caduto procurandosi un trauma cranico, la frattura del naso e della mascella, con una prognosi di 68 giorni.
Il processo penale si era concluso nel 2012 con una sentenza di pervenuta prescrizione, ma per le lesioni subite, il ministero dell'Interno ha risarcito l'automobilista con 50 mila euro. La procura, in via equitativa, chiedeva all'agente il risarcimento di 30 mila. Per i giudici, invece, visto anche lo stato di servizio del poliziotto il danno è da quantificare in 10 mila euro.
IL COMMENTO
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