
Al via intanto la discussione generale sul decreto legge enti locali, che contiene tra le numerose misure anche interventi nel settore sanità. Il provvedimento, sul quale oggi dovrebbe essere posta la questione di fiducia, è in prima lettura a Palazzo Madama. L'Aula del Senato, al contrario di ieri, questa mattina è in numero legale ed ha così respinto le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni.
Ieri è mancato per quattro volte il numero legale. Le opposizioni intanto protestano contro un provvedimento "omnibus" e accusano l'Esecutivo di non avere più la maggioranza a Palazzo Madama, mentre le Regioni salgono sulle barricate contro i tagli annunciati per la sanità. Critiche che governo e maggioranza respingono al mittente.
Il maxiemendamento che sarà presentato dovrebbe comunque ricalcare il lavoro della commissione, che durante tre settimane ha approvato un pacchetto corposo di modifiche rispetto al testo uscito da Palazzo Chigi. Tra queste, anche l'attuazione di una sforbiciata di circa 2,3 miliardi al comparto sanità. Tagli, sottolineano maggioranza e governo, che erano stati decisi con la precedente finanziaria e "che recepiscono un accordo raggiunto in Conferenza Stato-Regioni", spiega il ministro Boschi.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso