
Chiesto il giudizio anche per la stessa società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, nella persona del legale rappresentante Marco Castagna. Secondo l'accusa, i rifiuti sarebbero stati smaltiti in discarica senza alcun pretrattamento o senza la differenziata, vi sarebbe stata una gestione dell'impianto senza le autorizzazioni, piano di prevenzione e opportune garanzie finanziarie.
Le due dirigenti della Provincia sono accusate anche di abuso d'ufficio. La Fontanella avrebbe rilasciato l'autorizzazione per l'ampliamento del secondo lotto della discarica in assenza di opportune garanzie, in assenza della obbligatoria garanzia per la gestione post-operativa e avrebbe rilasciato l'autorizzazione senza che Amiu presentasse lo specifico Piano di Prevenzione e Gestione relativo alle acque.
Tutto questo, secondo la procura, facendo ottenere ad Amiu un ingiusto e ingente profitto. La Brescianini, invece, avrebbe revocato, con un provvedimento illegittimo, la sospensione dell'Aia e avrebbe così consentito la riapertura della discarica e il conseguimento delle condotte illecite di smaltimento senza il preventivo trattamento dei rifiuti.
Per i vertici e i funzionari Amiu, le accuse riguardano le norme sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Sarà adesso il gup a decidere se rinviarli a giudizio o archiviare il caso.
IL COMMENTO
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