
Lo afferma Michele Brunetti, responsabile banca dati di climatologia storica dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Cnr (CNR-ISAC) di Bologna. L'anomalia, spiega l'esperto, ''ha addirittura superato di circa un grado quella del luglio 2003, che si fermò a +2.6°C. Il 2003, fino al mese scorso, risultava il detentore di quattro primati mensili assoluti: i mesi di maggio, giugno, luglio e agosto erano infatti i più caldi di sempre con anomalie
rispettivamente di +2.8°C, +4.82°C, +2.6°C e +3.8°C rispetto al periodo di riferimento''.
L'anomalia record di luglio 2015 porta anche la media "parziale" dell'anno in corso (calcolata sul periodo gennaio-luglio) ad un'anomalia superiore a quella del 2014, che chiuse a +1.45°C come anno più caldo di sempre. Le precipitazioni di luglio 2015 per l'Italia, infine, sono state piuttosto contenute, con anomalie negative sulla maggior parte del territorio.
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