
Le partite incriminate sono Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio del 22 maggio dello stesso anno. A sorpresa, però, ne escono completamente puliti sia la Lazio sia Stefano Mauri. Il procuratore federale porta a processo nuovamente alcuni giocatori del Lecce e del Genoa, nonché le due società per responsabilità oggettiva. Milanetto e il Genoa erano già stati assolti nel 2013.
Per l'avvocato Mascia, legale di Milanetto, la richiesta è un "mostro giuridico", macchiato da un grave vizio di forma. Palazzi si è avvalso dell’articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva, che consente di tornare su situazioni già giudicate in precedenza di elementi nuovi. L'interrogatorio di Ilievsky, sentito nell'ambito dell'inchiesta di Cremona, è del 27 aprile del 2015. "Si tratta di un procedimento di revocazione, che può essere fatto solo quando sulla precedente assoluzione intervenga un documento a dimostrare incontrovertibili errori di fatto. In questo caso il 'documento' è stato sostituito dalle dichiarazioni contraddittorie Ilievsky, uno dei personaggi chiave dell'inchiesta di Cremona".
Non è tutto. "Per legittimare la revocazione - prosegue Mascia - il documento deve dimostrare da solo l'errore di fatto, mentre non può oggetto di possibile valutazione. Le dichiarazioni di Ilievsky, invece, dovranno essere per forza oggetto di una valutazione. Ora toccherà a un organo terzo decidere se la richiesta di Palazzi sia ammissibile o meno".
IL COMMENTO
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