Sostegno a Doria fino alla fine del suo mandato, necessità di trovare un candidato per Savona entro gennaio 2016 e stop alle deligittimazioni interne.
Ecco le indicazioni del commissario regionale del Partito Democratico l'on. David Ermini in un'intervista esclusiva a Primocanale nell'ambito della Festa dell'Unità di Genova.
A quasi un mese dal suo insediamento che clima ha trovato nel Pd ?
Il clima l’ho trovato buono, pensavo fosse peggio dopo la sconfitta elettorale. C’è molta voglia di ripartire. Sono stato a Ventimiglia, Spezia e Savona. Ho trovato un bel clima ed è bello vedere persone che sacrificano il proprio tempo libero durante le ferie per organizzare la festa. Il Pd vuole rilanciarsi insomma.
Come si superano i conflitti?
Non ha senso mettere insieme due o tre correnti, bisogna restituire voglia al popolo ligure che è sempre stato portato verso il centro-sinistra. Il lavoro vero va fatto verso tutta la popolazione e i cittadini. Io non sento questa contrapposizione tra “paitiani” e “non paitiani”. Ho incontrato i dirigenti dei partiti regionali e provinciali e farò varie assemblee. Non ho intenzione di tornare indietro e dare ai nostri avversari la soddisfazione di parlare di conflitti interni al nostro partito. Io voglio solo guardare avanti.
Il problema dei '200 dissidenti'
I 200 stanno lavorando dentro la festa, è evidente che c’è stata una discussione interna. Chi, dentro al partito, non ha votato Raffaella Paita ha sbagliato. Però io sono disposto ad ogni tipo di discussione e a valutare il motivo di certe decisioni. Dobbiamo smetterla con le delegittimazioni interne che danno solo soddisfazioni agli avversari. Questo partito ha grandi potenzialità, soprattutto in Liguria. Tutto il paese e tutta la regione è formata da cittadini che hanno come unico interesse quello di risolvere i problemi.
Presenza sul territorio e riforma dei circoli
Dobbiamo fare in modo che all’interno dei circoli si rafforzi la presenza di chi ha sempre lavorato per il partito. E’ una questione non regionale ma nazionale. Dobbiamo allargarci, i circoli nati ai tempi di Veltroni sono nati per crescere, per aprirsi a varie esperienze, non solo territoriali, ma anche di competenze e diversi interessi come sanità e giustizia. Bisogna perdere l’autoreferenzialità che ci ha colpiti ultimamente. Non c’è un problema di forza territoriale. Un circolo può essere composto da poche persone ma lavorare bene. Il problema non è numerico, basta creare un meccanismo aperto verso l’esterno.
L'anno prossimo si vota a Savona. Quale candidato? Sì o no alle primarie?
Sono stato a Savona. Ho incontrato sindaco e col segretario provinciale. C’è una coalizione di centro-sinistra che tiene bene. Bisogna partire da quella. All’interno di quella coalizione chiederò di elaborare un percorso, il problema delle primarie è un problema che arriva dopo. Le primarie servono per lanciare e legittimare la nascita di una candidatura unitaria, se le primarie devono servire a delegittimarci e dare spazio agli avversari è un problema. Il caso della Liguria è indicativo con un governatore eletto con il 35%. Il PD è nato con le primarie, ma sono solo l’arrivo di un percorso. Nessuno di noi sa quando saranno le elezioni, probabilmente un nome di un candidato ci sarà i primi giorni dell’anno prossimo.
Appoggio incondizionato al sindaco di Genova o elezioni anticipate?
Il partito continuerà ad appoggiare il sindaco di Genova. Ho parlato con lui una sola volta, abbiamo discusso dei problemi della città, la mia presenza qui serve anche per passare il messaggio di un aiuto forte verso Genova da parte nostra. Ho fatto il primo periodo qui a Genova per capire la situazione, avrò altri incontri come ho detto per capire anche la società ligure in generale. Poi penseremo al congresso all’inizio del prossimo anno.
Un pregio e difetto del PD ligure
Il pregio è la voglia di riscatto di questa regione. A Ventimiglia ho parlato con il sindaco e con i dirigenti del partito. Soffrono per i problemi del Pd, come ne soffrono i dirigenti di Savona e La Spezia. C’è grande caparbietà. Il difetto l’ho visto sulla discussione sull’aeroporto. Tutti adesso criticano il fatto che l’aeroporto non è stato inserito tra gli scali strategici. Vorrei che Genova trovasse maggiore sinergie con le città vicine. E’ importante aprirsi. Siamo in un mondo che va verso gli investimenti globali, Genova dovrebbe fare un passo verso una situazione di maggiore importanza nazionale.
Il prossimo futuro del Pd
Lega e 5 stelle non mi interessano. Non sono preoccupato, penso che il lavoro da fare sia importante. Sento la responsabilità. Lega e M5s parlano solo alla pancia, così si va poco lontano. Il Pd ha una grande tradizione di dirigenti e ideali, ed ha ancora molto da dare alla regione. Io credo di poter portare il partito ligure a congresso entro l'inizio dell'anno prossimo.
politica
Il commissario del Pd Ermini: "Avanti con Doria fino al 2017" E sulle comunali di Savona: "Serve un candidato entro gennaio"
E sulle divisioni nel Pd il diktat: "Basta alle deligittimazioni interne"
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