Il Festival della Mente edizione 2015 si sta confermando una rassegna consolidata è affermata, densa di spunti, apprezzata.
Tra le altre da segnalare le conferenze odierne che hanno registrato il maggiore apprezzamento: quella di Paolo Ferri, ordinario di teorie e tecniche dei nuovi media e tecnologie didattiche alla facoltà di scienze della formazione dell'università di Milano-Bicocca. Parlando di generazione 2.0 ha smontato i falsi miti sugli effetti negativi della rete: "Non è vero che allontana i giovani dalle relazioni, semmai è il contrario. Prima guardavano 4 ore di televisione al giorno. Una gran parte di quel tempo oggi lo passano su internet, dove c'è interazione. Mentre la TV la subivano e basta".
È ancora Stefani Ammaniti, neuropsichiatra che raccontato il senso del "noi", un qualcosa che può diventare più forte dell'ego, grazie alla possibilità di comprendere il punto di vista degli altri "ciò ha permesso alla specie umana di sopravvivere".
Piazza Matteotti a Sarzana stracolma nel pomeriggio per Massimo Recalcati, psicoanalista di fama internazionale. La sua lectio sulle "madri" ha illuminato la sala, ma anche emozionato. Perché le "cure materne sanno offrirsi non alla vita in generale ma a quella del figlio e del suo nome proprio. In questo sono un punto di resistenza all'incirca assoluta che domina il nostro tempo".
IL COMMENTO
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