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Morto a Roma l'attore genovese Mauro Vestri
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Aveva iniziato la carriera teatrale con la compagnia goliardica Baistrocchi; poi il trasferimento a Roma e l'inizio di una lunga carriera cinematografica. Ma Mauro Vestri, attore genovese morto alcuni giorni fa a Roma all'età di 77 anni, sarà ricordato soprattutto per il ruolo del cinefilo aguzzino nel "Secondo Tragico Fantozzi".

"Il potentissimo Guidobaldo Maria Riccardelli", come veniva definito dal ragionier Fantozzi nel secondo capitolo della fortunata serie cinematografica, era da subito diventato un'icona. Un personaggio grottesco, capace di mettere alla berlina i cinefili più accaniti, appassionati delle produzioni più criptiche del cinema dell'est europeo e amanti indefessi dei cineforum, tanto da negare agli impiegati la visione di Italia-Inghilterra "valevole per la qualificazione ai mondiali" per sottoporli all'ennesima proiezione della temibile "Corrazzata Kotiomkin".

Scene da b-movie diventate subito cult, certo per le capacità degli attori, ma forse soprattutto per quel finale liberatorio del ragionier Fantozzi che divenne il riscatto simbolico del cinema popolare nei confronti di quello d'essai. Un riscatto che sarebbe arrivato anche attraverso altre strade. Sarà un caso, ma Verri recitò una parte anche nel film "Quel maledetto treno blindato", di Sergio Castellari, che 30 anni dopo avrebbe ispirato Quentin Tarantino per il suo "Bastardi senza gloria".

Dalla Baistrocchi al cinema (tra i ruoli di Vestri da ricordare anche quello del medico di Amici miei - atto secondo), dai b-movies ai film ispiratori di produzioni da Oscar: una carriera che mette simbolicamente insieme le tante anime del cinema. Professor Riccardelli, ci mancherà.