porti e logistica

Ma la riforma potrebbe arrivare entro i 60 giorni
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Scattano oggi i 60 giorni di pubblicazione dell’istanza di proroga della concessione presentata dalla società Spinelli Srl, che gestisce il terminal tra ponte ex idroscalo e Calata Massaua. La concessione in corso riguarda un’area di circa 110mila metri quadrati, per i quali la società del terminalista paga circa 425mila euro all’anno (dati riferiti al 2013).

Il contratto scadrà a fine 2020, ma Spinelli ha già presentato istanza di proroga per 40 o 60 anni, a seconda delle scelte che verranno fatte sul piano regolatore portuale e di conseguenza sugli investimenti che saranno realizzabili (in particolare sul riempimento di Calata Inglese). La durata richiesta ha suscitato più di una perplessità. Lo stesso sindaco di Genova ha dichiarato che mancando 5 anni alla scadenza della concessione non c’è fretta per procedere con il rinnovo.

A sentire il diretto interessato invece la fretta c'è eccome. Un gioco d'anticipo, con la presentazione dell'istanza di rinnovvo, avviato proprio a ridosso della cessione del 45% della società al fondo d'investimenti iCon: due operazioni avvenute a pochi giorni di distanza. Una coincidenza che lascia intendere come l'accordo tra le parti non sia slegato dal prolungamento della concessione del terminal.

Ora eventuali società interessate alla gestione di quelle aree avranno 2 mesi per presentare domanda di concessione. Nel frattempo potrebbe approdare la legge sulla Riforma portuale, che per Luigi Merlo, presidente dell’Autorità portuale di Genova, è ormai in dirittura d’arrivo. E non è escluso che la norma sulle concessioni, che manca all’appello da 21 anni, arrivi proprio in questi due mesi. Una circostanza che potrebbe complicare la richiesta di proroga presentata da Spinelli proprio mentre il gruppo punta a valorizzare l'ingresso del fondo di investimenti inglese iCon.