
Stavolta non c’è stata smania di strafare ma, viceversa, l’accortezza giusta nei momenti decisivi del match. Nel primo quarto d’ora Terzi e compagni, grazie anche al cambio di modulo operato dal tecnico croato, hanno fatto capire agli avversari di essere più forti. Trovato il vantaggio con Brezovec, tuttavia, la formazione bianca non si è specchiata in se stessa, anzi, ha cambiato pelle in corso d’opera, coprendosi con cura e lasciando sfogare le sfuriate campane, senza mai rischiare o quasi, per poi, al tramonto della gara, piazzare quelle ripartenze che compongono una peculiarità rilevante della filosofia bjelicana.
Catellani è entrato al momento giusto per chiudere a doppia mandata l’esito del match, lanciato a rete da un Calaiò in questo frangente rifinitore di lusso,attendendo di rispolverare al più presto le proprie conclamate doti di bomber. Una prova d’assieme convincente, si diceva, e da cui ripartire nella consapevolezza sin troppo evidente della qualità di cui questa squadra dispone. E che va assolutamente ora messa al servizio di quel coefficiente tanto prezioso quanto duro da mettere a punto che si chiama continuità. L’unica, tutto sommato, a garantire una buona fetta di gloria in serie B, torneo smisurato quanto difficile.
Stasera seconda tappa del primo mini tour de force stagionale. Ospite al Picco quel Perugia che gli addetti ai lavori indicano, esattamente come Bari, Salernitana e Livorno (due già incontrate, l’altra avversaria sabato prossimo al Picchi), nel lotto delle pretendenti al salto di categoria, assieme a Cagliari, Cesena e, appunto, Spezia. Confermarsi, possibilmente conquistando altri tre punti, è per gli aquilotti obiettivo sin troppo scontato, anche come viatico per presentarsi a Livorno con lo stato d’animo più adatto ad uno degli appuntamenti clou della stagione.
IL COMMENTO
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