cronaca

La rete cattolica ha speso più di un milione in aiuti
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Sabato 10 ottobre, a un anno dall’alluvione che ha colpito Genova nel 2014, il vicario generale Marco Doldi celebrerà una messa in ricordo di Antonio Campanella, l’uomo che trovò la morte nel sottopasso di via Canevari durante l’esondazione del Bisagno.

E sarà proprio in via Canevari, nella chiesa dei Diecimila Crocifissi, che la comunità cattolica si riunirà in preghiera. “Questo anniversario non è dunque una semplice ricorrenza – si legge in una nota diffusa dalla Caritas – ma una tappa del nostro cammino comune che, come Chiesa, desideriamo porre davanti a Dio e trasformare in un’occasione di nuove e più profonde relazioni di cittadinanza.

“Le grandi acque non spegneranno l’amore”, è il messaggio che le Caritas diocesane hanno lanciato già nei primi giorni dopo la tragedia. Secondo i dati che hanno fornito, insieme ai Centri d’Ascolto ed alle parrocchie sono state aiutate 173 famiglie, 290 esercenti e 15 strutture sociali e pastorali, per un totale di spesa che supera il milione di euro. E poi ancora: un fondo di garanzia presso la fondazione antiusura “Santa Maria del Soccorso”, alloggi sociali presso la Maddalena in Centro Storico, un centro distribuzione viveri a Voltri, la Mensa di S. Quirico in Valpolcevera di prossima apertura, e le paratie antiallagamento per i negozi di Borgo Incrociati.