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Giovanna Mancini: "Alcune palme possono essere soltanto abbattute"
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Di punteruolo rosso si parla ormai da anni e, nonostante alcune battaglie vinte, la guerra al 'killer' delle palme sembra essere senza fine. Intervistata da Primocanale, l'agronoma Giovanna Mancini ha spiegato che "gli strumenti ci sono" ma è difficile contrastarlo perché bisogna essere molto presenti sul territorio, capire le zone più a richio, calibrare gli interventi e fare tanta prevenzione". C'è da considerare inoltre che "l'insetto è aggressivo, non ha antagonisti ed è faclitato dal clima mite della Riviera".

L'agronoma sta portando avanti da anni un progetto per contrastare il fenomeno. "Non è facile, ma non è impossibile. In alcuni casi abbiamo dei risultati positivi e incoraggianti, in altri casi non c'è stato nulla da fare", spiega la Mancini. "Il difficile è individuare precocemente i sintomi, perché se si riesce a intervenire prima ci sono bune possibilità di salvare le piante. Se poi si fanno dei trattamenti preventivi, i risultati sono ancora migliori. Su palme già attaccate diventa davvero difficile, perché ogni pianta reagisce in maniera diversa", afferma.

Ma cosa fare con quelle palme di cui è rimasto solo il tronco? La risposta dell'agronoma è sconsolata. "L'unica soluzione è purtroppo l'abbattimento. Le palme hanno un unico punto vitale, che è l'apice. Una volta morto l'apice vegetativo, la pianta non ha più alcune possibilità di ripresa", conclude la Mancini.