
L'agronoma sta portando avanti da anni un progetto per contrastare il fenomeno. "Non è facile, ma non è impossibile. In alcuni casi abbiamo dei risultati positivi e incoraggianti, in altri casi non c'è stato nulla da fare", spiega la Mancini. "Il difficile è individuare precocemente i sintomi, perché se si riesce a intervenire prima ci sono bune possibilità di salvare le piante. Se poi si fanno dei trattamenti preventivi, i risultati sono ancora migliori. Su palme già attaccate diventa davvero difficile, perché ogni pianta reagisce in maniera diversa", afferma.
Ma cosa fare con quelle palme di cui è rimasto solo il tronco? La risposta dell'agronoma è sconsolata. "L'unica soluzione è purtroppo l'abbattimento. Le palme hanno un unico punto vitale, che è l'apice. Una volta morto l'apice vegetativo, la pianta non ha più alcune possibilità di ripresa", conclude la Mancini.
IL COMMENTO
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