porti e logistica

Sbarcato in Regione, c'è chi lo vedrebbe a San Giorgio
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Le voci circolano da parecchie settimane, ma il ritorno sotto la Lanterna di Paolo Emilio Signorini, 52 anni, genovese, torna a riaccendere i rumors. Quello del neo segretario generale della Regione è un nome che circola da tempo come possibile commissario dell’Autorità portuale di Genova.

Lo scenario – Le dimissioni di Luigi Merlo si avvicinano. Superato lo scoglio del bilancio, e con il trimestre bianco alle porte, l’attuale presidente dovrebbe dare le dimissioni entro la prima metà di novembre. Entro la prima settimana dello stesso mese, invece, Camera di Commercio, Comune e Città metropolitana dovrebbero esprimere la terna per il nuovo presidente. Quasi certamente però Delrio opterà per il commissariamento, in attesa che la riforma della governance dei porti detti le nuove regole per la scelta della guida delle Autorità portuali.

Un nome che metterebbe d’accordo tutti – E’ qui che entra in gioco il nome di Signorini. Genovese di 52 anni, attuale dirigente del dipartimento per le Infrastrutture, gli affari generali e il personale del Ministero dei Trasporti, in passato ha avuto ruoli dirigenziali alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al ministero dell’Economia e delle Finanze, agli Affari regionali. Un tecnico esperto di infrastrutture, con un ruolo di spicco in un ministero a guida Pd ma scelto dal forzista Giovanni Toti per rimettere a punto i meccanismi della Regione: insomma, un nome bipartisan e competente.

Un compromesso a tempo - Certo, Signorini dovrebbe dimezzarsi tra due incarichi importanti, ma sarebbe solo questione di poche settimane in attesa della nomina del nuovo presidente. Toti potrebbe accettare di avere un nuovo segretario generale “part time” in cambio della garanzia da parte di Delrio che la Regione avrà peso nella scelta del nuovo presidente. Un compromesso che accontenterebbe tutti gli attori in gioco, con un nome “romano” (ma genovese di origine) e che in qualità di tecnico eviterebbe le prevedibili tensioni legate a una nomina politica. Per ora solo un’ipotesi, ma che in Regione viene presa molto sul serio.