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Presentato il dossier
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Presentato oggi a Genova il "Dossier sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Regione Liguria", realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE.

Le statistiche del Centro di Coordinamento RAEE indicano che la raccolta differenziata dei RAEE in Regione Liguria continua a diminuire, come già avvenuto nel corso del 2013. Lo scorso anno, infatti, si è registrato un calo del 2% della raccolta di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, che passa dagli 8.123.531 kg del 2013 ai 7.953.962 kg del 2014. Nonostante questo, la media pro capite si attesta sui 5 kg di RAEE raccolti per abitante, un risultato in linea con gli obiettivi di raccolta stabiliti dalla normativa europea.

Sostanzialmente invariato il numero dei Centri di Conferimento, vale a dire le strutture dove i cittadini possono conferire gratuitamente i propri RAEE. Sul territorio ligure sono attivi 75 Centri di Raccolta comunali e 8 Altri Centri, che corrispondono a 5 strutture ogni 100.000 abitanti, dato inferiore rispetto alla media nazionale.

Nella classifica dei Raggruppamenti secondo i quali vengono classificati i diversi tipi di RAEE il primo posto passa a R1 (Freddo e Clima) con una percentuale del 32%. Seguono R2 (Grandi Bianchi) - che lo scorso anno era al primo posto - e R3 (Tv e Monitor), rispettivamente con il 31% e il 29%. Permane il gap tra questi Raggruppamenti e R4 (Piccoli Elettrodomestici), che si attesta all’8% e R5 (Sorgenti Luminosi) che registra uno 0,5%.

Andando a vedere i risultati delle singole province della Regione Liguria, emergono alcuni dati interessanti. Genova si conferma al primo posto in termini di raccolta assoluta, con 4.246.999 kg di RAEE raccolti, seguita a distanza da Savona con 1.564.967 kg, La Spezia con 1.109.801 kg e Imperia con 1.032.195 kg. La classifica cambia se si analizzano invece i dati relativi alla raccolta pro capite, che vede al primo posto Savona con 5,51 kg di RAEE raccolti per abitante, seguita da La Spezia con 4,99 kg, Genova con 4,89 kg e Imperia con 4,74 kg. Rispetto all’anno precedente, tutte le province incrementano la raccolta di RAEE a eccezione di Genova (-10,4%). Particolarmente significativa la performance di La Spezia, che registra un +23,3% della raccolta rispetto al 2013.

La provincia con il maggior numero di Centri di Raccolta ogni 100.000 abitanti è Savona con 8 centri, seguono Genova con 5 centri e Imperia e La Spezia con 4 centri. Questo significa che – ad eccezione di Savona – le province liguri si collocano tutte sotto la media nazionale di 7 centri/100.000 ab. Saranno quindi necessari nei prossimi anni nuovi investimenti per potenziare il sistema di raccolta differenziata dei RAEE.

Durante l’evento sono stati presentati anche i primi dati relativi al 2015, che sembrano indicare un trend positivo: infatti, la raccolta assoluta di RAEE nel periodo compreso tra gennaio e agosto è cresciuta del 4,19%. Per quanto riguarda i Raggruppamenti, la classifica non cambia molto rispetto al 2014: al primo posto si conferma R1 con il 34,27% del totale, seguito da R2 (32,51%), R3 (25,23%), R4(7,65%) ed R5 (0,33%).

Interviene sui risultati Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE: “Nel 2014 l’Italia ha registrato un incoraggiante incremento del 2,56% della raccolta dei RAEE gestita dai Sistemi Collettivi, con una ripresa rispetto al 2013. In questo contesto, i risultati della Regione Liguria – pur con qualche aspetto ancora da migliorare - rappresentano uno stimolo importante per tutto il sistema Paese e un ulteriore passo verso le nuove sfide che ci pone l’Europa. Gli obiettivi di raccolta fissati dalla normativa, infatti, saranno raggiungibili solo attraverso uno sforzo comune di tutti i soggetti coinvolti nella filiera di gestione dei RAEE: i cittadini, gli Enti Locali, la Distribuzione e i Sistemi Collettivi associati al Cento di Coordinamento RAEE. Siamo certi che questo sforzo comune sarà messo in pratica e darà presto i suoi frutti, in termini di miglioramento della qualità ambientale dei territori in cui viviamo e lavoriamo”.