porti e logistica

Preoccupazione sui tempi del commissariamento
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Come anticipato nei giorni scorsi da Primocanale, oggi pomeriggio il cluster marittimo genovese incontrerà il dirigente del Ministero dei Trasporti Ivano Russo. Il braccio destro di Delrio sarà a Palazzo San Giorgio a partire dalle 15 e fino alle 20. In programma incontri separati con terminalisti, agenti e sindacati (non ci saranno invece le Compagnie, che non sono state invitate), ma non è escluso che possa esserci anche un tavolo di confronto plenario.

In primo piano il tema della riforma portuale e delle infrastrutture, a partire dalla nuova diga a mare; sullo sfondo il possibile addio di Merlo (probabile che arrivi a inizio novembre, ma potrebbe anche restare al suo posto fino alla scadenza del mandato) e il probabile, successivo commissariamento. 

Dubbi sui tempi della riforma - L'incontro di oggi solleva più d'una perplessità sui tempi della Riforma portuale. Se si è ancora al livello del confronto e della raccolta degli umori del territorio, significa che la norma è ben lontana dall'essere in dirittura d'arrivo. E forse a complicare le cose per il governo ci sono i malumori di alcune Autorità portuali nei confronti degli annunciati accorpamenti.

Rischio di un commissariamento lungo - Una situazione che potrebbe avere ripercussioni pesanti anche per Genova. Con Luigi Merlo prossimo all'addio e la riforma in alto mare, se Delrio decidesse di attendere la nuova norma per indicare il presidente si rischierebbe una situazione di commissariamento lungo. "Non possiamo permetterci una situazione come quella di Napoli - commenta Gian Enzo Duci, presidente di Assagenti - Se la riforma è in alto mare si applichi la legge attuale, Comune, Città Metropolitana e Camera di Commerci presentino la terna e si nomini un presidente. Altrimenti la situazione per il porto di Genova rischia di essere molto pericolosa".