
La protesta, a livello nazionale, a seguito dell'annuncio da parte della Fondazione Don Gnocchi di aver disdettato il contratto nazionale di lavoro.
I responsabili delle sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil parlano di decisione unilaterale e temono che la Fondazione abbia l'intenzione di applicare il contratto delle cooperative sociali, meno remunerativo.
Nella struttura di via Fontevivo operano 140 dipendenti tra medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti e operatori sanitari.
IL COMMENTO
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