
All’interno dello stesso avrebbero dovuto essere stivate 27 tonnellate di “parti metalliche bonificate” provenienti dalla demolizione di autoveicoli. Ispezionato dal personale doganale unitamente agli ispettori dell’Arpal, è emerso che parte delle merci presenti – diversi motori – non avevano subito alcuna operazione di bonifica ambientale per privarli degli olii minerali esausti in essi contenuti e che parte di tali olii, nel corso del trasporto dalla Grecia all’Italia, erano fuoriusciti dai motori colando sulla restante parte del carico, inquinandolo così in modo irrimediabile.
Sulla base dell’attenta valutazione dell’organo ambientale, l’intero carico è stato classificato quale rifiuto pericoloso e bloccato all’interno degli spazi portuali: verrà smaltito presso un punto di raccolta di rifiuti derivanti da demolizione di veicoli. Sono attualmente in corso – con la collaborazione delle autorità di polizia greche – le indagini dirette ad identificare il soggetto che ha spedito il carico in questione la cui posizione, è già stata segnalata alla Procura della Repubblica competente per territorio.
IL COMMENTO
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