
La coltivazione del basilico, che in Liguria si estende su 200 ettari e in Italia per un totale di 900 ettari, è classificata tra le 'coltivazioni minori' e pertanto non rientra tra quelle in cui possono essere utilizzati prodotti contro i parassiti invece usati nelle 'coltivazioni maggiori'.
"Vorremmo che non si ripetesse quanto accaduto tra il 2013 e il 2014 - spiega l'assessore - due stagioni nere per le coltivazioni di basilico, seriamente danneggiate dal fungo killer, la peronospora, che compromise tra il 30 e il 35% della coltivazione in pieno campo e addirittura l'80% di quella in serra".
"Come Regione Liguria - dice Mai - stiamo lavorando con tutti gli enti coinvolti, con le associazioni, con le imprese e col Cersaa di Albenga per una gestione di difesa integrata dal punto di vista agronomico, biologico, fisico, sul clima nelle serre e sull'uso di sementi più o meno resistenti a questo pericoloso patogeno".
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