
VIDEO | L'esperto mostra come funzioneranno i dispositivi
Il sindaco Roberto Levaggi lo chiama “impianto salvavita”. I sorvegliati speciali sono il rio Campodonico e il Rupinaro, due piccoli corsi d'acqua capaci di creare grandi danni e pericoli per gli abitanti. Il meccanismo funziona in due tempi: “Un primo segnale acustico avverte che sono in corso precipitazioni intense – spiega Levaggi – e può essere utile in caso di forti piogge a monte non segnalate dal sistema di Protezione Civile regionale. Se suona una seconda sirena, molto più forte, simile a quella dei pompieri, significa che c'è un rischio di esondazione imminente”.
In caso di allarme, sono valide le solite misure di autoprotezione: “Vietato sostare sui ponti o scendere in cantina per salvare i propri oggetti. Bisogna, invece, salire ai piani alti delle abitazioni”.
Il sistema rientra nelle linee guida dettate dalla Protezione Civile nazionale. “Di certo non risolviamo il problema delle esondazioni, anche se abbiamo lavorato in questo senso – precisa Levaggi – ma con questi allarmi ad hoc, indipendenti dalle allerte meteo, possiamo salvare vite umane”.
IL COMMENTO
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