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In caso di allargamento dell'attività di riparazioni navali
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"Stiamo barattando il lavoro di pochi con la salute di tutti". Fulvio Silingardi, presidente del Comitato Porto Aperto, che ha partecipato come osservatore alla prima riunione del comitato 'siblueprint' accende la polemica sui rischi che l'aumento delle attività di riparazioni navali previsto con l'ampliamento dell'area nel progetto di Renzo Piano, può portare in città.

"Abbiamo fatto misurazioni su tutta la città da Granarolo a Carignano e si parla di alluminio, antimonio, arsenico, benzene, ferro, mercurio e tutta la tabella dei metalli che abbiamo sui nostri balconi di casa, le sostanze che non sono presenti è perché le abbiamo già respirate", specifica Silingardi.

Il comitato ha incontrato le autorità, dal presidente della Regione all'assessore all'ambiente del Comune di Genova. "Noi non diciamo no al progetto ma abbiamo individuato una problematica sanitaria grave, rappresentata dall'industria delle riparazioni navali e abbiamo puntato il dito su questo", conclude il presidente del comitato.

Le istituzioni, con il presidente dell'autorità portuale, Luigi Merlo, e l'assessore allo sviluppo economico del Comune, Emanuele Piazza, ma anche alcune sorprese come Davide Viziano, che è socio dello Yacht Club Italiano, fanno parte del comitato "siblueprint" che prevede proprio lo spostamento dello Yacht Club, osteggiato dai soci.