cronaca

Il primo cittadino: "Lavori necessari e svolti, è una situazione assurda"
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All'indomani del blitz di guardia di Finanza e carabinieri nel Comune di Brugnato a seguito dell'inchiesta portata avanti dalla Procura della Spezia su alcuni appalti riguardanti il ripristino della rete fognaria di Brugnato dopo l'alluvione del 2011, il sindaco della località valdivarese Claudio Galante, indagato assieme ad altre 7 persone tra professionisti, tecnici e imprenditori, parla a Primocanale del proprio stato d'animo.

Sindaco, le accuse parlano di pratiche taroccate, sopravvalutazione di lavori sopravvalutati nello scomputo degli oneri di urbanizzazione, o in qualche caso addirittuta non effettuati. Come reagisce alle accuse?

"Con assoluta serenità. Sono sereno per due motivi: primo perché conosco i tecnici che hanno lavorato nei cantieri, si tratta di persone che durante e dopo l'alluvione hanno operato con massima professionalità, riconosciuta anche da altre persone. Dai documenti in loro possesso potranno tranquillamente dimostrare ciò che è stato fatto. Perché il lavoro è stato fatto. Per quanto riguarda il comune di Brugnato anche noi abbiamo preso dei contributi per lavori che abbiamo svolto e ci troviamo nella situazione assurda di essere sotto inchiesta per averli fatti. Qui non si parla di mazzette, soldi intascati: qui si parla, viceversa, di interventi fatti che, secondo qualcuno, non andavano fatti. Quindi, considerando gli eventi a cui si fa riferimento, cioè un alluvione a dir poco storico, bè, sono accuse che lasciano a dir poco l'amaro in bocca".

Che riflessioni le ispira Il fatto che due amministrazioni di centrodestra, entrambe in carica all'epoca del disastro 2011 (Monterosso e Brugnato), siano state coinvolte a distanza di anni in altrettante in inchieste riguardanti interventi post-alluvione?

"Guardi, io sono garantista per natura, quindi sono convinto di come sia la mia amministrazione che l'altra coinvolta in vicende analoghe sapranno ben dimostrare come sono andate le cose. Quello che mi sento di dire dal profondo del cuore è che i sindaci del territorio, durante e dopo quei tragici eventi si sono letteralmente fatti in quattro, trascurando famiglia e salute, come qualche caso fa ricordare. Non dico che tutto possa essere stato perfetto. Se qualche errore c'è stato, è avvenuto sicuramente in buona fede e i giudici dovrebbero eventualmente tenerne conto, valutando le circostanze in cui possono essersi verificati. Se non c'è dell'altro, perché in quel caso è giusto che chi ha sbagliato paghi. Ma, ripeto, accusare un sindaco semplicemente perché ha fatto fare interventi che andavano assolutamente svolti, lascia francamente esterefatti".