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Contatti di un mese fa, Armanini: "Attenti alla norma sul pareggio di bilancio"
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Gabriele Volpi offre 30 milioni, Massimo Ferrero risponde chiedendone almeno 60. Questo lo scenario disegnato da alcune indiscrezioni relative a un recente contatto per l’acquisizione del pacchetto azionario della Sampdoria da parte del magnate e patron dello Spezia. 

Una situazione che Giovanni Armanini di Calcioefinanza.it ha analizzato a 'Controcalcio' partendo da quella che è una valutazione fatta dagli esperti di movimenti economico-contabili legati alle società di calcio. “L’effettivo valore della società che avevamo calcolato sulla base di alcuni percentuali e parametri si aggirava tra i 30 e 40 milioni. È chiaro che non è un problema di valori, perché serve soprattutto la volontà di vendere”, ha spiegato Armanini. 

C’è poi una riflessione sulla “volatilità” della società calcistiche. “Se oggi la Samp potrebbe essere valutata 30 milioni, domani, trovandosi in difficoltà, potrebbe valere la metà o anche meno oppure, andando in Europa, potrebbe valere anche molto di più. Ripeto, dipende dal momento e dalla volontà delle parti, se Volpi ha offerto 30 milioni e la Sampdoria non li ha accettati significa che in questo momento o la Sampdoria o Ferrero o chi per lui si ritengono in una posizione vantaggiosa per difendere la società e tenerla con l’assetto societario attuale”.

Da Armanini, però, arriva un monito che riguarda in generale tutti i club della cosiddetta fascia media di Serie A, Genoa e Sampdoria comprese. “Nel consiglio federale delle ultime ore si è iniziato a lavorare sul pareggio di bilancio obbligatorio per tutte le società della massima serie a partire dal 2018-2019. Se passasse la norma, il divario tra le piccole società e il resto della serie A è destinato incredibilmente ad aumentare, perché si stanno facendo ancora una volta le riforme al contrario e parzialmente". La conclusione di Armanini non lascia dubbi: “Starei attento, oggi, a comprare una società alla luce di queste riforme”.