Sciopero e presidio, domani, davanti alla sede della Regione Liguria, in Piazza De Ferrari, per i lavoratori di Aeroporto di Genova aderenti al sindacato Usb preoccupati per "un progetto di privatizzazione - spiegano in una nota - da leggersi in realtà come la solita svendita a qualche soggetto privato.
Una protesta che prende piede dalle esternalizzazioni previste nel reparto merci e parcheggi, ma arriva a colpire la politica complessiva dello scalo genovese. "I traffici continuano a calare - spiega Ettore Torzetti, segretario generale Fit Cisl Liguria - e la responsabilità è di questo management, che non è assolutamente in grado di gestire una realtà così importante come l'aeroporto di Genova".
Un attacco diretto alla gestione, dunque, e un presidio davanti alla Regione per chiedere risposte: "La Regione non è coinvolta direttamente, ma ci aspettiamo segnali per le competenze che può avere, ad esempio la destinazione di risorse per voli low-cost Genova-Roma, e non solo", prosegue Torzetti.
I sindacati chiedono alle istituzioni di agire per un vero sviluppo dello scalo genovese e di "intervenire tempestivamente per bloccare questa operazione e costruire immediatamente un piano di rilancio serio e concreto e non fatto di soli annunci".
Una protesta che prende piede dalle esternalizzazioni previste nel reparto merci e parcheggi, ma arriva a colpire la politica complessiva dello scalo genovese. "I traffici continuano a calare - spiega Ettore Torzetti, segretario generale Fit Cisl Liguria - e la responsabilità è di questo management, che non è assolutamente in grado di gestire una realtà così importante come l'aeroporto di Genova".
Un attacco diretto alla gestione, dunque, e un presidio davanti alla Regione per chiedere risposte: "La Regione non è coinvolta direttamente, ma ci aspettiamo segnali per le competenze che può avere, ad esempio la destinazione di risorse per voli low-cost Genova-Roma, e non solo", prosegue Torzetti.
I sindacati chiedono alle istituzioni di agire per un vero sviluppo dello scalo genovese e di "intervenire tempestivamente per bloccare questa operazione e costruire immediatamente un piano di rilancio serio e concreto e non fatto di soli annunci".
IL COMMENTO
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