
Si tratta di una decisione tutto sommato inattesa, dopo che nella giornata ieri il procuratore generale aveva chiesto l'accoglimento dei ricorsi e l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare.
I ricorsi sono stati presentati per questioni tecniche che vanno dalla genericità delle contestazioni, alla mancata analisi da parte del giudice delle singole contestazioni.
Tra coloro che avevano presentato ricorso era presente anche il vigile Muraglia, passato all'onore delle cronache nazionali per aver timbrato il cartellno in mutande.
I dipendenti sono accusati a vario titolo di truffa e falso, nell'inchiesta sull'assenteismo e l'irregolare timbratura dei cartellini.
IL COMMENTO
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