
Erano i giorni dopo le stragi di Parigi e gli allarmi per atti terroristici si moltiplicavano. Così i passeggeri diretti a Tunisi pensarono di sfruttare questa situazione per bloccare il traghetto di Grandi Navi Veloci che doveva portarli in Africa: un allarme bomba avrebbe fatto scattare i controlli e loro, in ritardo, avrebbero potuto arrivare in tempo allo scalo genovese. Così avvenne, la nave salpò con tre ore di ritardo e i due riuscirono a salire a bordo.
Un amico tunisino dei due passeggeri in ritardo, fece la telefonata annunciando la bomba che fermò il traghetto. I due, un tunisino e un serbo, sono residenti in Germania e fanno la spola con l'Africa per commerciare merce varia: sono stati identificati il 7 dicembre scorso, nel porto di Genova, appena sbarcati dalla nave in arrivo da Tunisi. Il complice era stato identificato la sera della telefonata, ma era irreperibile.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso