
L'idea è di mettere insieme le esperienze del Museo dell'Emigrazione presente a Roma nel Vittoriano - sede bellissima che sconta però il limite di avere poco in comune con il fenomeno dell'emigrazione italiana - e quella presente nel Museo del Mare di Genova. Così il ministro Franceschi ha spiegato le ragioni che hanno fatto ricadere la scelta su Genova: “Se avessimo scelto un’altra città, sarebbe comunque rimasto il museo a Genova. Credo che valga la pena rafforzare questo tema che è presente in due piccole iniziative sul nostro territorio. Da una parte, quindi, c’è una ragione storica, dall’altra possiamo già contare su un’iniziativa esistente".
Per quanto riguarda gli spazi non dovrebbero esserci grandi problemi, come ha sottolineato l'assessore ligure Ilaria Cavo: "Gli spazi da quanto abbiamo capito ci sono. Si possono creare addirittura 4 mila metri quadri di spazio per ospitare quella collezione del Vittoriano, che rimarrà, ma anche per fare qualcosa di nuovo".
IL COMMENTO
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