
Nel discorso di fine anno agli italiani, il presidente della Repubblica ha messo l'accento sul tema dell'occupazione. "E' tornata a crescere. Ma questo dato positivo, che pure dà fiducia, l'uscita dalla recessione economica e la ripresa non pongono ancora termine alle difficoltà quotidiane di tante persone e di tante famiglie. Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani".
"Sono giovani che si sono preparati, hanno studiato, posseggono talenti e capacità e vorrebbero contribuire alla crescita del nostro Paese. Ma non possono programmare il proprio futuro con la serenità necessaria", sottolinea il presidente. "Accanto a loro penso a tante persone, quarantenni e cinquantenni, che il lavoro lo hanno perduto, che faticano a trovarne un altro e che vivono con la preoccupazione dell'avvenire della propria famiglia. Penso all'insufficiente occupazione femminile".
Diseguaglianza sociali pesano su giovani - "Le diseguaglianze rendono più fragile l'economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi è in difficoltà. Come altrove, anche nel nostro Paese i giovani che provengono da alcuni ambienti sociali o da alcune regioni hanno più opportunità: dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale" ha continuato il presidente.
Mezzogiorno, questione nazionale - "Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l'intero Paese resterà indietro ha sottolineato Mattarella.
Evasione inaccettabile, vale 7% Pil - Duro monito del Presidente della Repubblica contro l'evasione fiscale che, ricorda Sergio Mattarella "vale 7,5 punti di PIL. "Soltanto dimezzando l'evasione si potrebbero creare oltre 300.000 posti di lavoro" aggiunge nel messaggio di fine anno a reti unificate.
IL COMMENTO
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