
Il colosso della cantieristica ha risolto il suo contratto con il direttore generale Andrea Mangoni concendendogli una buonuscita da ben 3 milioni di euro. Mangoni era in carica da appena nove mesi e lascia Fincantieri per conflitti con l'amministratore delegato.
"Tutto questo - tuona Manganaro - mentre l'azienda ed il suo Ad ci spiegano da un anno che non sono più possibili aumenti salariali per tutti i lavoratori, che la concorrenza sul mercato mondiale chiede sacrifici, che per queste ragioni ha disdettato gli accordi sindacali provocando una perdita per operai, impiegati e tecnici tra 80 e 110 euro al mese da nove mesi".
"Sarebbe interessante conoscere l'opinione del presidente del Consiglio Renzi visto che il governo è proprietario al 70% dell'azienda. Può essere che l'Italia riparta, come ci viene spiegato, ma c'è chi va a nuoto e chi su un panfilo d'oro!", conclude Manganaro.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso