Spezia battuto dall'Alessandria 2-1, finisce il sogno Coppa Italia

Lo Spezia sogna la semifinale di Tim Cup con il Milan per 80 minuti e poi crolla incredibilmente di fronte a una tostissima Alessandria. Non basta un rigore di Calaio' nel primo tempo. La squadra di Gregucci sorpassa nel finale lasciando nello sconforto oltre 7mila spezzini.

Un Picco da tutto esaurito per la sfida secca di Tim Cup tra Spezia e Alessandria, un match da dentro o fuori che garantisce alla squadra vincitrice di entrare nella storia del proprio club, staccando il biglietto per la semifinale contro il Milan di Sinisa Mihajliovic.

Di Carlo conferma il 4-4-2 ma fa un po' di turnover rispetto alla gara di campionato di venerdì col Bari. In difesa Valentini prende il posto di Postigo, mentre a centrocampo, a fianco del confermato Pulzetti, c'è Canadjija, con Ciurria e Situm ai lati. In attacco spazio alla coppia Nene'-Calaio'. Catellani parte dunque dalla panchina, così come dalla panca, nell'Alessandria di Angelo Gregucci, si accomoda inizialmente il bomber dei grigi Bocalon. Piemontesi in campo con il 4-3-3. Dirige Paolo Tagliavento della sezione di Terni.

Prima palla-gol al 3'. Nene' e' solo dopo assist di Calaio' ma si allunga troppo la sfera e l'occasione sfuma. Conclusione centrale di Canadjia al 10': Vannucchi blocca. Aquilotti che attaccano, ma con un pizzico d'imprecisione di troppo, mentre l'Alessandria si difende con ordine, pronta a ripartire.

18': Valentini va giù in area e Tagliavento dice che è rigore. Sul dischetto si presenta Calaio' che spiazza Vannucchi. 1-0 Spezia al minuto 20.
I grigi reagiscono in fretta: miracolo in due tempi di Chichizola su Fischnaller e Marconi al 24', quest'ultimo a gioco fermo per fallo sul portiere argentino.

Al 34' Calaio', liberato da Nene' sulla corsa, avrebbe l'opportunità del raddoppio ma consegna incredibilmente la sfera a Vannucchi con un destro di rara debolezza, mentre al 39' Fischnaller
fa partire un sinistro che attraversa tutta l'area piccola senza che nessuno sia pronto a deviare la palla.

Il primo tempo si chiude senza altre emozioni. Spezia assai intermittente ma che va al riposo sul minimo vantaggio.

Ripresa: pronti-via e Chichizola si supera su un tiro cross di Fischnaller, che un minuto dopo si ripete impegnando il portiere aquilotti con un destro da fuori. Spezia che sembra avere iniziato la seconda frazione con poco mordente.

Aquilotti che si rifanno vivi al 13' con colpo di testa di Terzi alto sulla traversa. Contropiede Spezia al 18': Situm serve Calaio' che è solo, ma Vannucchi ribatte d'istinto. Altra occasione sprecata per il raddoppio.

Spezia ora più vivo, ma manca la zampata risolutiva. Dall'altra parte però non si scherza: colpo di testa di Fischnaller che esalta i riflessi di Chichizola. Nell'alessandria esce Loviso ed entra Bocalon. Spezia che spreca ancora in ripartenza con Nene'. Primo cambio anche tra i bianchi: fuori Ciurria e dentro Kvrzic.

Catellani rileva Nene' alla mezz'ora. Ora è uno Spezia di lotta e di governo, con pochissimi fronzoli e tanta grinta, ma anche molta imprecisione. 35': Chichizola ipnotizza Marconi e blocca un destro a botta sicura. Ma al 37' arriva il pareggio dell'Alessandria. È' Bocalon a mettere in rete dopo un traversone dalla sinistra. Tutto da rifare per lo Spezia.

Ultime battute. Punizione centrale di Calaio. Al primo dei 5 minuti di recupero Bocalon la mette dentro di testa e firma il sorpasso dell'Alessandria: 2-1 per i grigi. Il Picco e' un abisso di disperazione, tranne ovviamente lo spicchio dei 2mila piemontesi sistemati in curva piscina. Uno Spezia vittima dei propri errori butta alle ortiche il sogno della semifinale di coppa Italia.

Per l'Alessandria il sogno invece continua. E per gli aquilotti sono fischi impietosi.