E' stata condannata a 18 anni di reclusione Lucia Fiore, la donna accusata di avere soffocato nel sonno, per poi nascondererne il cadavere in un borsone, il marito Riccardo Rossi, 57 anni, ex tassista spezzino assassinato il 16 settembre del 2014 a Trezzano sul Naviglio, nel Milanese.
La sentenza è arrivata dal giudice per l'udienza preliminare nell'ambito del processo con rito abbreviato andato in scena presso il tribunale di Milano. L'ex tassista soffriva di schizofrenia paranoide e la casalinga, esasperata dalla propria vita matrimoniale, votata alla continua assistenza del marito, progettò l'omicidio. La sera del delitto somministrò un cocktail di farmaci e sedativi al Rossi. Una volta che questi si fu addormentato lo soffocò infilandogli in testa un sacchetto di plastica per poi vestirlo di una tuta da jogging e infilarne il corpo ormai senza vita in un borsone.
La donna chiese però aiuto a un vicino per caricare il pesante fardello in auto e questi si insospettì, informando i carabinieri che seguirono la donna e scoprirono dove il cadavere era stato occultato.
I legali della donna avevano chiesto la perizia psichiatrica sulla propria cliente, ritenuta però dai giudici pienamente capace di intendere e volere.
cronaca
Uccise il marito, condannata a 18 anni di carcere
Soffocò il 57enne Riccardo Rossi, spezzino, e nascose il cadavere in un borsone
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